Le recenti dichiarazioni degli esponenti del governo russo suonano come un’accusa alla NATO e agli USA di voler prolungare il conflitto continuando a rifornire Kiev di armamenti pesanti. E sono al tempo stesso come un avvertimento e un allarme verso quei Paesi che potrebbero restare fuori dalla contesa, ma vi vengono trascinati dalla NATO. Il risultato può un’escalation totale che nessuno vorrebbe e che tutti temono, ma che potrebbe giungere se l’Occidente insiste nell’avere un ruolo attivo e complice nella guerra. Se la NATO continua a dare non soltanto soldi e intelligence all’Ucraina, ma anche tank, missili e jet da combattimento, questi ultimi diventano per l’esercito russo degli obiettivi legittimi da colpire e distruggere. Si sta facendo largo l’idea che sarebbe opportuno intervenire distruggendo gli armamenti nel punto in cui vengono caricati sui treni per superare il confine con Polonia o Romania ed entrare in Ucraina. Ciò implicherebbe la distruzioni di strade e stazioni ferroviarie, ma la Russia ha già dimostrato di essssere in grado di eliminare obiettivi ucraini molto ad ovest. Ai russi non interessa e non conviene colpire obiettivi strategici che si trovano sui territori di quei Paese, ma basta colpire e rendere inutilizzabili i punti obbligati di passaggio degli armamenti una volta entrati in Ucraina.
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strumentipolitici.it i-vertici-euroatlantici-annunciano-armi-e-aiuti-a-volonta-per-kiev-come-reagira-la-russia