Marocco, Portogallo e Spagna sono stati ufficialmente designati come paesi ospitanti della Coppa del Mondo FIFA 2030 dal Congresso della Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche, riunitosi mercoledì 11 dicembre in una sessione straordinaria in videoconferenza.
Sarà la prima volta che una Coppa del Mondo si svolgerà su due continenti (Africa e Europa ), coinvolgendo tre nazioni così diverse ma unite dalla passione per il calcio. Per le tre nazioni ospitanti si aprono prospettive di sviluppo turistico, economico e sociale, come ha sottolineato il presidente della FIFA Gianni Infantino, chi ha dichiarato che questa decisione rappresenta un segnale di unità e inclusività in un mondo spesso diviso.
Il presidente della FIFA sottolinea l'importanza di un accordo unanime in un mondo caratterizzato da divisioni e conflitti. L'assegnazione della Coppa del Mondo diventa un simbolo di cooperazione e intesa tra nazioni diverse.
Inoltre, il presidente della Federcalcio marocchina (FRMF), Fouzi Lekjaa, ha sottolinea la fiducia riposta dalla FIFA nella candidatura marocchina, evidenziando i progressi compiuti dal Paese sia in termini di preparazione specifica per l'evento che di sviluppo generale.
Le dichiarazioni di Lekjaa trascendono l'ambito strettamente sportivo, offrendo una visione più ampia del ruolo dello sport nella società. L'organizzazione della Coppa del Mondo rappresenta un'opportunità per:
1. Promuovere lo sviluppo sostenibile: L'evento può diventare un catalizzatore per investimenti in infrastrutture, turismo e formazione, contribuendo alla crescita economica dei paesi coinvolti.
2. Rafforzare la coesione sociale: Lo sport può unire le persone, superare le divisioni e promuovere la tolleranza e il rispetto reciproco.
3. Aumentare la visibilità internazionale: L'evento può proiettare una nuova immagine dei paesi coinvolti sulla scena internazionale, attirando investimenti e promuovendo la cultura locale.
"Yalla Vamos 2030": Questo slogan sintetizza l'entusiasmo e la dinamica che caratterizzano questa candidatura. "Yalla" in arabo e "Vamos" in spagnolo significano entrambi "Andiamo!", sottolineando l'impazienza e la determinazione dei tre paesi a ospitare questo evento.
Il punteggio di 4,2 su 5 è un ottimo risultato e indica che la candidatura è stata valutata molto positivamente sotto tutti gli aspetti, dalle infrastrutture allo sviluppo commerciale. Il rapporto sottolinea che sia le infrastrutture sportive che quelle non sportive sono pronte o in fase di sviluppo avanzato per ospitare un evento di questa portata. Inoltre, il potenziale commerciale della candidatura è stato giudicato molto elevato, grazie alla presenza di grandi città e di un'ampia base di tifosi.
La varietà e la flessibilità degli stadi proposti dalla candidatura congiunta Marocco-Portogallo-Spagna rappresentano un punto di forza significativo. I 20 stadi proposti offrono un panorama variegato di architetture, dimensioni e ubicazioni, garantendo un'esperienza unica per i tifosi e valorizzando il patrimonio culturale e sportivo dei tre paesi.
La decisione di affidare le tre partite del centenario a Uruguay, Argentina e Paraguay è un omaggio alle origini del calcio e un riconoscimento al loro ruolo storico nello sviluppo di questo sport. L'assegnazione dei Mondiali 2034 all'Arabia Saudita rappresenta una scelta strategica da parte della FIFA, che mira a espandere l'impatto del calcio a livello globale e a rafforzare la sua presenza in Medio Oriente.
In conclusione, le decisioni prese dalla FIFA in occasione del Congresso straordinario del 11 dicembre aprono nuovi scenari per il futuro del calcio mondiale. Sarà interessante osservare come queste scelte si rifletteranno sullo sviluppo dello sport a livello globale e sulle dinamiche politiche e sociali dei paesi coinvolti.
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