In questi giorni vi è stata un’accesa polemica fra la diplomazia di Washington e quella di Pechino riguarda all’eventualità che quest’ultima fornisca armamenti a Mosca. Immediatamente è stata fatta notare l’ipocrisia della posizione americana, che vorrebbe gli USA liberi di armare Taiwan, l’Ucraina e qualunque altro Paese del mondo, mentre la Cina o la Russia diventano Stati-canaglia non appena osano sostenere militarmente Paesi alleati. I cinesi hanno comunque a disposizione diverse opzioni per aiutare i partner russi senza ufficialmente oltrepassare quelle “linee rosse” che Biden ha disegnato intorno al Celeste Impero. Fornire direttamente armi o truppe non è strettamente necessario. La Cina può fare altro e sarebbe già un aiuto di grande importanza. Ad esempio, può mettere a disposizione il suo know how e i suoi materiale per aumentare e migliorare la produzione bellica dei russi, ridottasi moltissimo rispetto ai volumi dell’epoca sovietica. Oppure può passare gli armamenti ai Paesi alleati di Mosca, come la Bielorussia. Può aiutare anche a livello logistico e tecnologico per modernizzare gli armamenti e alleggerire le operazioni dei russi. Insomma, la gamma di opzioni non è affatto piccola, ma rivestirebbe un ruolo notevole nel far avanzare la Russia rispetto a quella che definisce “l’operazione militare speciale” in Ucraina, da molti esperti occidentali ormai apertamente descritta come guerra per procura di Washington contro Mosca.
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