L’Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina (NAN) ha presentato le sue previsioni a proposito della crisi demografica che ha investito il Paese già molti anni fa, ancor prima della crisi internazionale cominciata con la cosiddetta rivoluzione Maidan del 2014. La direttrice della sezione demografica e sociologica Ella Libanova ha detto che sarebbe già un buon successo non scendere sotto i 35 milioni di abitanti verso cui sta andando l’Ucraina entro la fine del decennio. Quella soglia era stata indicata in precedenza da studi delle Nazioni Unite come traguardo negativo per la metà del secolo. Il numero di abitanti nel 2001, data dell’ultimo censimento effettuato (quello annunciato per il 2020 non ha avuto luogo), era di 48,5 milioni. In tutti questi anni milioni di ucraini sono emigrati sia in Europa (con prevalenza di Italia, Germania e Polonia) che nella Federazione Russa, nella quale anzi il loro numero è aumentato dopo l’inizio dell’operazione speciale. Mosca ha accolto 2,9 milioni di profughi ucraini, secondo i dati ufficiali delle organizzazioni internazionali. Questi rifugiati, grazie alle agevolazioni sociali dell’Unione Europea, con alta probabilità cercheranno di rimanere dove sono e non torneranno in Ucraina, come invece spera la Libanova, che pone come condizione un aumento del tenore di vita che porti Kiev ai livelli europei.
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