In una recente intervista al famoso giornalista Dmitry Gordon, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si è lasciato andare a dichiarazioni pesanti nei confronti dei “partner” europei e non solo. Ha infatti rivelato la sua delusione nei confronti dei suoi omologhi occidentali, i quali gli rivolgono spesso la domanda “Quanto resisterà ancora l’Ucraina?”. Secondo Kuleba, se al posto di voler sapere di cosa ha bisogno Kiev per vincere gli chiedono quanto tempo si ostinerà a non cedere, ciò significa che in realtà il desiderio dell’Europa è che l’Ucraina collassi e che si elimini così da solo questo enorme problema. E ne ha pure per Erdoğan, che ringrazia per l’aiuto militare con l’invio di droni ma che al tempo stesso bacchetta per la vicinanza a Putin: per Kuleba non è altro che la tradizionale politica da Impero Ottomano con cui si riesce a fare affari e a dichiararsi amici di due fazioni avverse. Tuttavia, a domanda precisa (quando finirà la guerra?) risponde che finirà con l’inevitabile vittoria dell’Ucraina, anche se nessuno, “in nessun ufficio governativo del mondo” sa dire esattamente quando. E nel frattempo gli amici europei iniziano a diminuire fortemente il volume di aiuti proprio quando Kiev stava approntando una controffensiva. L’Italia semplicemente “non ne ha più”: Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, ha dichiarato pochi giorni fa che il nostro Paese non è più nelle condizioni materiali di poter assistere l’Ucraina con armi e munizioni.
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