In Ucraina il numero dei volontari stranieri andati a servire a fianco dell’esercito di Kiev si è quasi dimezzato. Oggi secondo i dati del Ministero della Difesa russo sarebbero circa 3500 i foreign fighters che si sono aggregati alle unità ucraine: alcuni sono effettivamente volontari, altri mercenari o contractors - i dati non sono completamente noti. Sta di fatto che i combattenti sono sempre di meno sia perché abbandonano il campo e si ritirano sia perché vengono uccisi nel corso delle operazioni belliche o addirittura nei centri di addestramento, colpiti dai missili russi ad altra precisione e a lungo raggio. L’ultimo caso del genere è di qualche giorno fa, quando nella regione di Zhytomyr ad ovest di Kiev, la zona di maggior concentrazione della minoranza polacca, un centro di addestramento di foreign fighters è stato distrutto dall’artiglieria russa. Prrima ancora, le autorità ucraine avevano informato della morte di quattro volontari occidentali della cosiddetta “Legione internazionale di difesa territoriale dell'Ucraina”: un olandese, un francese, un tedesco e un australiano. Il motivo della sconfitta e della resa dei mercenari è attribuita da più parti alla loro stessa impreparazione e all’assenza di vera esperienza di battaglia. Anche i “veterani” provenienti dai vari eserciti occidentali non hanno mai combattuto nelle condizioni in cui si trovano oggi: come testimoniano gli intervistati dal Washington Post, adesso sono soverchiati dal fuoco russo, talvolta privi di sufficienti informazioni, non sempre in grado di usare tutti gli armamenti donati dai Paesi che stanno foraggiando Kiev. Dopo che vedono i compagni morire e gli ucraini scappare, decidono di passare il confine e tornare a casa.
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strumentipolitici.it sempre-meno-foreign-fighters-per-lesercito-di-kiev