Secondo la media, in un comunicato del Gabinetto Reale, il Re del Marocco Mohammed VI ha voluto nominare il Sig. Khalid Ait Taleb come ministro della sanità e della protezione sociale, in sostituzione della Sig. ra Nabila Rmili, come prevede l'art.47 della costituziona marocchina.
Tale nomina avviene conformemente alla disposizioni costituzionali, e dopo la presentazione all 'Alta valutazione Reale della proposta del Capo del Governo, volto a porre fine alle funzioni governative della Sig.ra Rmili che ha sollecitato a dedicarsi pienamente alle sue funzioni di Presidente del Consiglio della Citta di Casablanca¸ e questo dopo che si è resa conto del carico di lavoro, e dei cantieri aperti in questa grande metropoli impegni¸ e sul seguito quotidiano che richiede il settore sanitario sopratutto in questo periodo di pandemia.
A questo proposito Sua Maestà il Re Mohammed VI, ha voluto dare la sua approvazione alla proposta al neo premier Sig .Aziz Akhanouch di nominare il Sig. Ait Taleb al fine di proseguire i lavori aperti e le sfide urgenti del settore sanitario tra cui in primo luogo il proseguimento della gestione della parte sanitaria della pandemia del Covid 19, e il corretto svolgimento della campagna nazionale di vaccinazione.
Inoltre, il Marocco ha sottoscritto una serie di accordi relativi al progetto di produzione e mobilitazione del vaccino anti Covid 19, e di altri vaccini nel Regno del Marocco. Questo progetto rientra nel quadro della volontà di consentire al Marocco di disporre di capacità industriali e biotecnologiche complete e integrate per la produzione di vaccini, perchè il Marocco non vuole solo essere autosufficiente ma mira a diventare un Hub a livello africano e una piattaforma leader per la biotecnologia a livello continentale e globale nel campo dell' industria.
Tuttavia, il capo del governo guidato da Aziz Akhanouch , il nuovo Gabinetto riunisce 19 ministri e 5 viceministri tra cui 7 donne in dicasteri peso, e 7 ministri riconfermati per la loro competenza e avendo dimostrato la loro prova nelle varie funzioni che hanno assunto.
In Marocco è molto sentita la questione della rappresentanza femminile oltre ad altre istanze sociale, e dal 2002 il Marocco ha adottato delle politiche finalizzate al raggiungimento dell' uguaglianza di genere negli organismi di rappresentanza , una tappa delle politiche di apertura alle donne. Il Re Mohammed VI indica la strada attraverso un nuovo modello di sviluppo e chiede al primo ministro Aziz Akhanouch da lui nominato di prendere per mano il Marocco e portarlo lontano, oltre le sabbie mobili post- pandemia.
L'obiettivo è quello di garantire una rappresentanza equà delle donne nelle comunità locali, e sopratutto permettere ai consigli locali di trarre profitto dal contributo della donna marocchina conosciuta per il realismo, la sua integrita e fibra sociale.
La realizzazione di questi preziosi vantaggi a favore della donna marocchina è il risultato della saggia politica di Sua Maestà il Re Mohammed VI , che si è sempre adoperato per la promozione del ruolo e della condizione della donna marocchina in diversi ambiti in particolare attraverso il sostegno e l' incoraggiamento della loro partecipazione effettiva ai processi decisionali e alla gestione della cosa pubblica.
Infine, Il Marocco ha fatto del rafforzamento e del consolidamento della partecipazione delle donne nei processi decisionali, e nella gestione della cosa pubblica a tutti i livelli, cosi del suo accesso alle istituzioni rappresentative, una delle principali sfide della sua politica negli ultimi anni.
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