I Demogorgon di Stranger Things sono effettivamente ispirati ai mostri di Dungeons & Dragons (D&D), il famoso gioco di ruolo che ha avuto un ruolo fondamentale nella trama della serie. I protagonisti di Stranger Things, in particolare Mike, Dustin, Lucas e Will, sono appassionati di D&D, e molti degli eventi della serie fanno riferimento a creature, concetti e termini presi direttamente dal gioco.
Il Demogorgon di Stranger Things è una creatura mostruosa che emerge dal "Sottosopra" (Upside Down), una dimensione parallela oscura e minacciosa. Questa figura mostruosa, che presenta una testa a forma di fiore o bocca rovesciata, con tentacoli e una forza sovrumana, è ispirata proprio al Demogorgon del gioco di Dungeons & Dragons, ma con un aspetto e un ruolo adattati alla trama della serie.
In Dungeons & Dragons, il Demogorgon è un potente demone, spesso considerato uno degli esseri più temuti dell'Inferno. Nel gioco, è noto come "Principe dei Demoni", ed è rappresentato come una creatura con due teste e un corpo da rettile con tentacoli. È una figura leggendaria e un avversario di grande potenza, capace di causare distruzione e terrore. Il Demogorgon di D&D è noto per la sua capacità di manipolare la mente degli esseri mortali e di corrompere gli altri esseri demoniaci.
Nel contesto di Stranger Things, la creatura assume un ruolo più fisico e diretto, ma l'idea del "Demogorgon" come una minaccia invincibile che nasce da un'altra dimensione è un collegamento chiaro al mostro di D&D. L'uso di questa creatura nella serie fa riferimento non solo al gioco, ma anche al mondo immaginario degli anni '80, in cui D&D era molto popolare tra i giovani.
Un altro elemento interessante è che il Demogorgon di Stranger Things non è solo un mostro fisico, ma simboleggia anche il pericolo di un "altro mondo", oscuro e sconosciuto, che minaccia la realtà di Hawkins, la cittadina in cui si svolge la serie. Questo è un tema che si lega al gioco di ruolo, dove i giocatori devono affrontare pericoli provenienti da mondi immaginari, ma anche alle paure e alle insicurezze della realtà quotidiana degli anni '80.