Il Disco di Nebra è uno degli artefatti più affascinanti e misteriosi mai scoperti. Fu trovato nel 1999 in una zona montuosa vicino alla città di Nebra, nel nord della Germania, e risale a circa 3600 anni fa, al periodo dell'Età del Bronzo. Questo disco di bronzo ha un diametro di circa 32 cm ed è decorato con una serie di simboli, tra cui stelle, una mezzaluna e un cerchio centrale, che si ritiene rappresentino un’antica rappresentazione del cielo stellato.
Gli archeologi ritengono che il Disco di Nebra fosse utilizzato come strumento astronomico, una sorta di "calendario celeste" che serviva per seguire i movimenti delle stelle e dei corpi celesti. Le linee e i simboli incisi sul disco suggeriscono un'accurata conoscenza delle costellazioni, in particolare delle Pleiadi e della Luna, che erano cruciali per la vita agricola e le pratiche religiose delle popolazioni dell'epoca.
Il disco, che presenta una combinazione di oro e bronzo, fu probabilmente utilizzato da una comunità di antichi popoli germanici che avevano una visione profonda del cielo e delle sue influenze sulla Terra. La sua scoperta ha fornito un'importante chiave di lettura sulla cultura e sulle credenze di queste antiche popolazioni.
Oltre al suo valore astronomico e storico, il Disco di Nebra ha anche un significato culturale. Esso rappresenta una delle prime prove di un’interconnessione tra le conoscenze scientifiche e le pratiche religiose di quel periodo. Gli studiosi ritengono che il disco non fosse solo uno strumento pratico, ma anche un oggetto sacro, utilizzato nelle cerimonie religiose.
La scoperta ha suscitato grande interesse in tutto il mondo e ha portato alla formulazione di teorie sull’astronomia dell'epoca, nonché sul ruolo che i cieli avevano nell’organizzazione sociale e religiosa delle popolazioni preistoriche.
Nel 2002, il disco fu riconosciuto come patrimonio mondiale e fu esposto al Museo di Preistoria di Halle, in Germania, dove continua a essere uno degli oggetti più ammirati e studiati.