Nell’antica Cina e in altre culture asiatiche esisteva una tradizione tanto insolita quanto affascinante: il "matrimonio fantasma". Questa pratica prevedeva l’unione simbolica di due persone defunte affinché potessero godere di una vita ultraterrena completa.
Secondo le credenze tradizionali, chi moriva senza sposarsi rischiava di diventare uno spirito inquieto, incapace di trovare pace nell’aldilà. Per evitare ciò, le famiglie organizzavano nozze postume tra due defunti oppure, in alcuni casi, tra un defunto e una persona viva, che diventava così vedova immediatamente dopo il rito. Questi matrimoni venivano celebrati con cerimonie simili a quelle dei vivi, complete di offerte, banchetti e doti.
Questa tradizione, sebbene rara, esiste ancora in alcune zone rurali della Cina, dove la spiritualità e il rispetto per gli antenati continuano a influenzare la vita quotidiana. Tuttavia, negli ultimi decenni, le autorità cinesi hanno cercato di contrastarla, soprattutto per evitare il mercato nero di "spose fantasma", un fenomeno controverso legato al traffico di corpi per celebrare queste unioni.