Le Linee di Nazca sono una serie di geoglifi situati nel deserto di Nazca, un altopiano arido che si estende per circa 80 km tra le città di Nazca e Palpa, nel Perù meridionale. Questi geoglifi, creati tra il 500 a.C. e il 500 d.C. dalla cultura Nazca, rappresentano una varietà di figure, tra cui animali, piante e forme geometriche, con dimensioni che variano da pochi metri fino a oltre 200 metri.
La realizzazione di queste linee è avvenuta attraverso la rimozione dello strato superficiale di ciottoli rossastri, esponendo il terreno più chiaro sottostante. La stabilità del clima arido della regione ha contribuito alla conservazione di queste opere nel corso dei millenni.
Il significato e la funzione delle Linee di Nazca sono oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcune teorie suggeriscono che avessero scopi religiosi o cerimoniali, mentre altre ipotizzano una funzione astronomica o legata a rituali per invocare la pioggia. Recenti scoperte hanno ampliato la nostra comprensione di questi geoglifi: nel 2022, un team di archeologi peruviani e giapponesi ha identificato 168 nuovi geoglifi nel deserto di Nazca e nelle aree circostanti, raffiguranti esseri umani, uccelli, felini e serpenti.
Nel 2024, l'applicazione dell'intelligenza artificiale a fotografie aeree ha permesso di individuare ulteriori 303 nuovi geoglifi, quasi raddoppiando il numero di linee note fino ad oggi. Queste nuove scoperte, che includono figure umanoidi, teste decapitate e vari animali, offrono nuove prospettive sulla cultura e le pratiche rituali della civiltà Nazca.
La continua ricerca e l'uso di tecnologie avanzate stanno contribuendo a svelare ulteriori dettagli su queste affascinanti opere d'arte antiche, fornendo una comprensione più profonda della civiltà che le ha create e del loro significato culturale.