A Quito, capitale dell’Ecuador, durante la prima Conferenza di Consenso sul settore penitenziario sono stati annunciati gli aiuti finanziari dell’Unione Europea. All’Ecuador, che sta vivendo una gravissima crisi carceraria ormai da molto tempo, Bruxelles ha concesso 2 milioni e mezzo di euro per intervenire sul sistema penitenziario. L’obiettivo del miglioramento, auspicato dalla Commissione interamericana dei diritti dell’uomo (IACHR), dovrebbe essere raggiunto mediante un addestramento del personale carcerario col metodo di quello europeo e tramite una più precisa divisione a monte dei detenuti. Da più di un anno in Ecuador scoppiano periodicamente sommosse nelle carceri, le quali finiscono quasi sempre nel sangue. Negli ultimi mesi vi sono stati forse più di 400 uccisi, in particolare fra i carcerati, ma anche i poliziotti vengono feriti e ammazzati. Una causa del problema è sicuramente il sovraffollamento delle strutture, con una media del 14% di detenuti in più rispetto a quanto effettivamente dovrebbero contenere. Ma a peggiorare le cose c’è anche una scarsa selezione di dove detenere i differenti tipi di rei, col risultato di ammassare nelle celle criminali di diversa gradazione o con tendenze inconciliabili o appartenente a gruppi rivali. I soldi destinati da Bruxelles andranno al “Programa de Asistencia Contra el Crimen Transnacional Organizado” (EL PAcCTO), che li gestirà a partire dal prossimo luglio. Inoltre vi sarà l’aiuto dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA).
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