L'ex sindaco di Parma Pietro Vignali è stato protagonista di un'intervista a Fatti e Misfatti, programma condotto da Paolo Liguori su TGCOM. Incalzato dalle domande del giornalista, Vignali ha commentato la recente notizia di archiviazione dei reati a lui imputati durante il suo mandato per abuso d'ufficio. L'ex sindaco era stato accusato di aver preso parte ad alcune assunzioni all'interno del comune di Parma durante la sua giunta che ha governato la città dal 2007 al 2011. E per questo, era stato costretto alle dimissioni.
Ecco alcuni stralci dell'intervista.
Paolo Liguori: le operazioni svolte causarono un grande danno d'immagine a tutti gli indagati e paralizzarono le attività amministrative. Le scuse ai cittadini non sono arrivate e a lei?
Pietro Vignali: “Fu una vicenda molto pesante per tutti perché questo tipo di reati sono quelli che ai cittadini giustamente danno più fastidio. Le indagini causarono una paralisi totale delle attività del Comune. Si era creato un clima molto pesante e l'amministrazione non riusciva più a fare delle delibere. In sunto, la gogna mediatica è stata molto difficile da gestire ma ciò che mi è dispiaciuto di più è che non abbiamo potuto continuare a lavorare bene come stavamo facendo”.
Paolo Liguori: “Lei è stato un signore, non ha mai parlato in questi anni delle conseguenze dovute a queste indagini. Cosa ne pensa di quello che avvenne dopo? Il dottor La Guardia era il pm incaricato di lavorare sul suo caso, dopo qualche tempo si tolse la toga e si candidò in politica con il PD perdendo tra l'altro le elezioni in favore di Pizzarotti (5 Stelle)...”
Pietro Vignali: “Ricordo che nel 2007 appresi con sorpresa la notizia della candidatura di un procuratore in politica. La Guardia si tolse la maglia da arbitro per diventare giocatore. Fu un fatto singolare. Ricordo anche che in quegli anni, il PD stava lavorando ad una legge che non permettesse a chi aveva svolto un ruolo nella magistratura di candidarsi in politica dopo poco tempo...”
Paolo Liguori: “La questione centrale della sua storia non è tanto l'errore giudiziario quanto l'ovvio uso politico della giustizia. Non è questo il vero problema?”
Pietro Vignali: “Io non cerco vendette, prendo atto delle parole della pm Dal Monte che ha parlato di errori investigativi e ha confermato che non c'è stato alcun reato di assunzione clientelare e non c'è stato il danno erariale di 3 milioni di euro. Questo era ciò che contava.
Paolo Liguori: Dieci anni della sua vita però sono tanti, e dieci anni della città di Parma non torneranno indietro.
Pietro Vignali: “E' evidente che queste indagini abbiano avuto delle conseguenze di carattere politico. L'amministrazione di Parma aveva raggiunto i primi posti in tutte le classifiche legate alla qualità della vita, dall’indice di sportività a quello di eco sostenibilità fino ad arrivare ai servizi per gli asili. Durante il mio mandato a Parma erano state inaugurate anche molte manifestazioni culturali, dal primo Festival Verdi alla mostra sul Correggio che fu un successo clamoroso. Creammo poi il Quoziente Famigliare, la Carta di Parma e aumentammo le piste ciclabili e le aree verdi. Non nego di aver commesso qualche errore, ma credo di averlo pagato sotto tutti i punti di vista”.
Paolo Liguori: “Fa ancora politica o ha deciso di estraniarsi”?
Pietro Vignali: “No, in questi anni mi sono concentrato sulla mia professione ma continuo a seguire la politica perché per me è una grande passione”.
Paolo Liguori: “Mi sono fatto un'idea. L'antiberlusconismo del PD sia nei confronti di Berlusconi che di tutte le amministrazioni comunali di Forza Italia hanno aperto la strada al populismo e al sovranismo, correnti che non hanno portato l'Italia a nulla di buono. E in fondo, non hanno portato a nulla di buono anche per il PD. È d'accordo?
Pietro Vignali: “Ritengo che il populismo porti a semplificare tutto. Berlusconi in politica ha portato la competenza ed è sempre riuscito a fare gli interessi dell'Italia in Europa grazie ai rapporti che si era creato ma anche se necessario sbattendo i pugni sul tavolo. Ha avuto un ruolo determinante nell'elezione di Mario Draghi. Ricordo inoltre che grazie a Berlusconi Parma può vantare la presenza in città dell'unica authority europea presente in tutta la nazione, vale a dire l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Credo quindi che un riconoscimento al lavoro di Berlusconi sia dovuto da parte degli italiani e anche dei parmigiani”.