Quasi la metà degli italiani (48%) percepisce di avere meno risorse economiche rispetto all’anno scorso, e per l’80% il Black Friday aggrava la situazione.
Con l’avvicinarsi del Natale, si intensifica la frenesia per l’acquisto di regali, l’organizzazione di cene e aperitivi per scambiarsi gli auguri, e, in alcuni casi, i preparativi per viaggi natalizi o di fine anno. Tuttavia, per molte famiglie il mese di dicembre si conferma come il più oneroso dell’anno, trasformando il periodo festivo in una fonte di preoccupazione economica piuttosto che di gioia.
Se da un lato chi percepisce la tredicesima riesce a coprire parte delle spese, dall’altro molte persone non hanno questa fortuna e si ritrovano a fare i conti con un budget insufficiente. Questo scenario è stato approfondito da Legge3.it, realtà fondata da Gianmario Bertollo e Maria Sole Pavan, che si occupa di aiutare privati e imprese a uscire da situazioni di sovraindebitamento. Attraverso un sondaggio online, l’organizzazione ha rilevato che il 48,1% degli intervistati dispone di meno risorse rispetto all’anno scorso e prevede di ridurre le spese natalizie.
I dati del sondaggio si allineano a quelli del Rapporto annuale sul sovraindebitamento in Italia, redatto da Liberi dal Debito e Legge3.it. Secondo il rapporto, il 13% delle famiglie italiane fatica ad arrivare a fine mese, mentre l’8,5% vive in condizioni di povertà assoluta. Tra le difficoltà più diffuse, il 9% delle famiglie non può permettersi pasti a base di carne o pesce ogni due giorni, il 10% non riesce a riscaldare adeguatamente la casa e una famiglia su tre non può concedersi una settimana di ferie all’anno.
Per queste persone, il Natale rappresenta una spesa insostenibile, che comporta rinunce significative. Non mancano, però, coloro che cercano soluzioni alternative: il 3,8% degli intervistati ha ammesso di ricorrere a prestiti per coprire i costi di regali, cene e viaggi, un’abitudine già adottata negli anni passati.
Un altro aspetto che incide sulle spese natalizie è rappresentato dalle campagne di sconti, come il Black Friday, che si sono moltiplicate negli ultimi anni. Tuttavia, per l’81,5% degli intervistati, queste promozioni finiscono per peggiorare la situazione, spingendo le persone a comprare più del necessario, attratte dagli sconti. Il risultato? Una spesa totale più alta di quanto inizialmente previsto.
“Richiedere prestiti per affrontare queste spese o lasciarsi sedurre dagli sconti può essere estremamente pericoloso, perché spesso si sottovaluta l’impatto che questi comportamenti avranno nel tempo,” commenta Gianmario Bertollo. “Quello che sembra un piccolo importo necessario per garantire un ‘Natale perfetto’ rischia di diventare un peso insostenibile negli anni successivi, specialmente se le rate e gli interessi devono essere pagati da un reddito già insufficiente. Come Legge3.it, denunciamo da tempo la carenza di educazione finanziaria nel nostro Paese e sottolineiamo l’importanza di introdurre questa materia nelle scuole fin dalla tenera età, utilizzando strumenti adeguati”.
Anche il sondaggio evidenzia questa necessità: il 65,4% degli intervistati ritiene che, in generale, le persone abbiano una gestione scarsa o pessima delle proprie finanze durante le festività. Inoltre, il 26,9% ritiene che la pressione sociale legata ai regali costosi e ai viaggi di fine anno sia un fattore che spinge molti a spendere oltre le proprie possibilità.
“La mia raccomandazione è di partire dalla valutazione della propria reale disponibilità economica e pianificare di conseguenza,” conclude Bertollo. “È possibile vivere delle festività meravigliose senza mettere a rischio il proprio equilibrio finanziario. Basta evitare di fare il passo più lungo della gamba, perché la caduta potrebbe essere molto dolorosa”.