Matteo Mauro, noto ed eclettico artista contemporaneo, tra i maggiori esponenti italiani nel panorama dell’Arte Generativa, parteciperà all'edizione 2024 di ArtVerona, uno degli eventi più significativi per l'arte moderna e contemporanea in Italia. La manifestazione, alla sua 19esima edizione, si terrà dall’11 al 13 ottobre, presso i padiglioni 11 e 12 di Veronafiere. Le opere di Mauro saranno presentate da Prometeo Gallery di Ida Pisani e locate nel Booth H-4 I3.
L’artista esporrà una selezione delle sue opere più emblematiche, in cui si fondono tecnologie innovative e tecniche più tradizionali, dimostrando ogni volta un’estrema sensibilità artistica che crea un dialogo tra tradizione e futuro.
Del resto, Matteo Mauro è ben noto per il suo stile unico, capace di fondere l’eredità dell'arte classica con le potenzialità offerte dal mondo digitale. Attraverso l'uso di tecnologie e la potenza computazionale, Mauro ha creato opere iconiche che lo hanno posizionato come una delle voci più autorevoli della Arte Generativa, un movimento in forte espansione.
Tra le sue opere più celebri vanno indubbiamente menzionate Raw Inscriptions, un ciclo di opere in cui l’artista esplora l’intersezione tra la miniatura e l’universale, utilizzando complessi algoritmi per creare pattern intricati che si trasformano in astrazioni concettuali.
La serie Raw Inscriptions rappresenta il frutto di anni di ricerca e costituisce, ad oggi, il culmine del percorso creativo di Matteo Mauro, con la quale realizza un’evoluzione del linguaggio delle Micromegalic Inscriptions attraverso un profondo processo di introspezione nel campo dell’arte generativa. Con questo ciclo, l’artista esplora la tensione tra primitivo e computazionale, attraverso segni ancestrali incisi su piastre di alluminio spazzolato.
Il termine RAW descrive l’essenza di queste opere: nude, incompiute, grezze, intime, caratterizzate da una qualità scabra e non pittorica, lontana da ogni forma di artificio. INSCRIPTIONS richiama un impulso primordiale e universale a lasciare una traccia del nostro passaggio, attraverso il gesto del pigmento su materiali durevoli, incidendo segni ancestrali che, in questa serie, si manifestano in un dialogo con la nostra era digitale.
Le sue opere sono diventate oggetti di culto per collezionisti di tutto il mondo. La partecipazione ad ArtVerona, e presto ad Artissima a Torino, rappresenta un ulteriore riconoscimento del suo contributo fondamentale a questo movimento in continua evoluzione.
“Da sempre nelle mie opere cerco di coniugare la forza della tradizione artistica con la spinta verso l'innovazione digitale. – Commenta Matteo Mauro – Il patrimonio artistico, anche italiano, è uno dei bacini di sapere più vasti ed interessanti, in cui troviamo opere di inestimabile valore estetico e concettuale. Ma io credo che, sebbene il passato sia importante e influenzi il presente, è sempre auspicabile rivolgere lo sguardo al futuro, all’innovazione, all’inesplorato, a ciò che ancora non c’è. E questo è un po’ il concetto alla base della mia arte”.