Sarà una settimana intensa sul fronte delle banche centrali. Tra il 14 e il 19 dicembre, gli istituti di ben 24 paesi o giurisdizioni decideranno in merito alla politica monetaria. Gli appuntamenti più importanti saranno quelli con la FED americana e con la Bank of England nel Regno Unito.
Le banche centrali in meeting
In vista di questi appuntamenti, le migliori piattaforme di trading forex sono già prese d'assalto. Anzitutto ecco l'elenco delle banche centrali che svolgeranno il loro meeting di chiusura del 2020 nei prossimi giorni. In Europa saranno Kazakistan, Ungheria, Armenia, Albania, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Regno Unito e Azerbaigian.
Negli altri continenti invece sono interessati USA, Giappone, Russia, Messico, Giamaica, Colombia, Honduras, Uganda, Marocco, Mozambico, Costa Rica, Taiwan, Filippine, Indonesia, Mongolia.
FED sotto i riflettori
L'appuntamento più atteso riguarda la regina delle banche centrali, ossia la FED. Il meeting si svolgerà nei giorni 15 e 16 dicembre, e sarà fondamentale per capire che ci aspetta nel 2021. Sicuramente i mercati si aspettano un approccio che tenga conto della grave incertezza sulle previsioni di un anno che sarà ancora caratterizzato dal Covid. Gli investitori sono diventati più ottimisti dopo la accelerata sulla somministrazione dei vaccini. Tuttavia rimangono preoccupazioni riguardo al nuovo stimolo fiscale che è fermo nelle stanze della politica di Washington. Senza considerare i fattori di incertezza esterni, come una potenziale no deal Brexit, e i timori che i valori dei titoli raggiungano nuovi massimi nonostante il virus continui a diffondersi in tutto il mondo.
Questo meeting assume oggi ancora più valore, visto il momento di forte debolezza che sta vivendo il dollaro. La valuta a stelle e strisce infatti è scivolata sui minimi pluriennali in questo periodo.
Il meeting della Bank of England
Fari puntati anche sulla Bank of England. Ecco, sulla sterlina secondo molti si può fare scalping opzioni binarie in questi giorni, perché in realtà nel Regno Unito il fattore di maggiore interesse per gli investitori non è il meeting della banca centrale, bensì i colloqui su Brexit. Del resto la stessa Bank of England ha suonato il campanello d’allarme, fortemente legato alle vicende Brexit. Al momento il terremoto sui mercati finanziari causato da un No deal sembra quanto meno rinviato. UE e Londra hanno infatti deciso di continuare i negoziati oltre la scadenza di domenica scorsa.