Le mosse dei governi e delle Banche centrali hanno dato un po' di respiro alle Borse europee, mentre Wall Street chiude con un bilancio pesante l'ultima seduta della settimana, complice il nuovo capitombolo del petrolio e le misure restrittive adottate a New York.
L'andamento delle Borse Europee
L'Europa ha vissuto un venerdì all'insegna degli acquisti, grazie allo stimolo della Bce che ha varato un maxi piano da 750 miliardi di euro. Milano chiude positiva di quasi 2 punti percentuale, ma tra le Borse europee Parigi è la migliore con un progresso del 5%. Francoforte avanza del 3,70% mentre Londra è l'unica che guadagna poco (il Ftse 100 segna +0,76%), malgrado una partenza sprint in mattinata (+4%).
A Piazza Affari il FTSE MIB ha chiuso in rialzo di 1,71% a 15.731,85 punti, dove aver anche provato a riagganciare quota 16.000. Quota 15mila è considerata dagli analisti una soglia psicologica,. Una specie di spartiacque tra la speranza di un rimbalzo consistente e il ritorno ad una discesa fino ai 12mila punti. Molti dei migliori segnali di trading gratuiti puntano sul rialzo.
I titoli migliori e peggiori
Grande protagonista del giorno è stata Atlantia (+19,12%), ma sono andati benissimo anche Salvatore Ferragamo (+11,7%) e Bper Banca (+11,7%). Si sono distini i settori vendite al dettaglio (+11,07%), beni per la casa (+7,67%) e immobiliare (+7,40%). Forti ribassi si manifestano nei comparti alimentare (-5,31%) e sanitario (-1,88%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su Prysmian, che prosegue le contrattazioni a -9,72%. Giornata particolarmente volatile per le azioni Diasorin (-2,45%), dopo che la società ottenuto dalle autorità sanitarie statunitensi il via libera alla commercializzazione del test per il Covid 19. Su questa azione si sono scatenati i segnali dagli indicatori scalping.
Dopo la chiusura delle Borse europee, è toccato a quelle degli USA. Lì il bilancio è stato negativo. Il Dow Jones perde il 4,62% a 19.159,53 punti, il Nasdaq cede il 3,79% a 6.879,31 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 4,40% a 2.303,17 punti. Per l'indice più ampio della Borsa americana si chiude così la peggior settimana dal 2008, con un ribasso del 15 per cento. Continua intanto a crescere l'attesa per il maxi piano di stimoli promesso dall'amministrazione Trump. Un pacchetto che potrebbe anche superare i 1000 miliardi di dollari.