Qualche spiraglio di luce continua a intravedersi in Turchia. Lo dice anche la Banca centrale di Ankara, che ha deciso infatti di non ritoccare la propria politica monetaria.
La mossa della banca centrale
La CBRT (istituto centrale) ha lasciato il suo tasso di interesse di riferimento al 24%, nella riunione del Comitato di politica monetaria avvenuta mercoledì 16 gennaio. Ricordiamo la banca centrale aveva portato il costo del denaro a questo livello a settembre scorso. In quei giorni, per contenere un'inflazione galoppante ed arginare il deprezzamento continuo della sua valuta, la CBRT decise con una mossa imponente di aumentare il tasso di riferimento addirittura di 625 punti base, portandolo così dal 17,75% (già altissimo) al 24%.
Quella mossa - che probabilmente fu anche molto tardiva, a causa dell'opposizione del presidente Erdogan - ha funzionato. Come si può vedere sul miglior broker CFD trading, la Lira infatti si è ripresa nel corso di questi mesi, mentre l'inflazione ha frenato. La dinamica dei prezzi aveva toccato il livello massimo di 15 anni al 25,2% lo scorso mese di ottobre, prima di rallentare fino al 20,3% a dicembre.
I rischi ancora presenti
Va detto che anche se le prospettive di inflazione sono migliorate, la CBRT vede ancora presenti dei rischi per la stabilità dei prezzi. Anche per questo motivo s'è deciso di mantenere la stretta monetaria (almeno fino a quando le prospettive di inflazione non mostreranno un miglioramento significativo). Inoltre la decisione del comitato di politica monetaria è stata presa vista l'esistenza di un "trend di riequilibrio" nell'attività economica della Turchia. Secondo le autorità monetarie turche, la domanda esterna è rimasta forte, mentre è stato registrato un indebolimento di quella interna.
Per tutti questi motivi s'è deciso di mantenere un orientamento prudente, precisando inoltre che verranno utilizzati tutti gli strumenti disponibili per perseguire l'obiettivo di stabilità dei prezzi, incluse eventuali nuove misure restrittive se sarà il caso. Tagliare troppo presto rischierebbe di aumentare la pressione sulla Lira e riportare la valuta nella spirale della morte che minacciava in estate.
Come procede la Lira sui mercati
A proposito di valuta, quella turca sta beneficiando (come la maggior parte di quelle dei mercati emergenti) della debolezza del dollaro USD. La Lira turca ha guadagnato molto terreno (oltre un punto percentuale) sia contro il dollaro (UsdTry) che contro l'euro (EurTry). Ricordiamo che il 2018 è stato un anno nerissimo per la valuta turca. Basta prendere un operatore qualunque dall'elenco broker forex autorizzati Consob per constatare che la Lira ha chiuso l'anno con una perdita del 28% (peggior risultato annuale in 17 anni).