Il dollaro spinge e l'oro scivola. Nelle ultime settimane il metallo giallo anziché tornare a psingere verso l'alto- come molti analisti ritenevano - ha finito per scivolare ancora più in basso. La quotazione del metallo prezioso ha toccato il livello più basso da un mese a questa parte, penalizzato dalla corsa del biglietto verde.
Dollaro e oro
La politica aggressiva della Federal Reserve ha dato slancio alla moneta statunitense, che è salita ai massimi di 16 mesi. L'istituto centrale americano è quasi sicuro che effettuerà il quarto rialzo dei tassi d’interesse dell’anno in occasione della prossima riunione a fine dicembre. Già questo basta per spingere il greenback. Al resto ci ha pensato l'incertezza politica che si respira in Europa, che ha finito per disegnare un quadro estremamente positivo per il bene rifugio per eccellenza (il dollaro appunto). Chi conosce le correlazioni forex (strategia e tabella), sa bene che questo innesca un movimento di segno opposto sul lingotto. Infatti l'oro viene reso più costoso per i possessori di altre valute. L'oro infatti è sceso dello 0,5% fino a toccare un minimo di un mese di $ 1,201,85.
Le incertezze
Sembrano lontanissimi i tempi in cui l'oro era abbondantemente sopra i 1300 dollari l'oncia. Eppure questo accadeva soltano la scorsa primavera. Da quel periodo in poi però è cominciata una fase di calo intenso, finché l'oro non si è stabilizzato verso i 1220 dollari. Ma adesso è arrivata una nuova scossa. Settimana scorsa la quotazione aurifera era già andata in calo, registrando la performance settimanale peggiore dal mese di agosto. A livello tecnico il prezzo si trova sotto la media mobile a 50 giorni. Il trading range adesso è di $ 1,180 a $ 1,240. All'orizzonte c'è proprio il supporto dal valore fortemente psicologico di 1200 dollari. Nel caso in cui fosse superato in modo deciso, allora lo scenario ribassista potrebbe acuirsi.
Consiglio: prima di fare trading su valute, è sempre bene conoscere gli strumenti di analis tecnica, come ad esempio la strategia parabolic Sar Forex.
Il driver del metallo prezioso rimane ancora la differenza di clima che c'è tra USA ed Europa. Negli Stati Uniti c'è grande ottimismo e l'economia tira. In Europa invece si sentono le incertezze politiche nel Regno Unito e in Italia. Finché non arriveranno schiarite davvero concrete su questi due fronti, è probabile che il mercato aurifero continuerà ad essere penalizzato.