Il dollaro ha raggiunto il picco di due settimane contro un paniere di valute, dopo che i dati macro hanno evidenziato un surplus commerciale record cinese, che potrebbe aggiungere benzina alle tensioni commerciali già forti tra il paese orientale e Trump. Questo ha spronato ancora più investitori a puntare sulla solidità del biglietto verde (che forse potrebbe risentire meno di altri di una guerra globale dei dazi). Inoltre i commenti ottimisti sull'economia statunitense da parte del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, hanno alimentato la domanda di dollari.
Dollaro contro yen, euro e yuan
Lo yen nel frattempo è caduto al minimo di 6 mesi contro il biglietto verde. La vauta giapponese ha toccato quota 112,79 per dollaro prima di riprendersi a 112,51 yen. Anche l'euro e lo yuan cinese si sono indeboliti contro la valuta statunitense. L'euro è sceso a un minimo di nove giorni a 1,1610, mentre lo yuan è sceso a 6,7250, vicino a un minimo di 11 mesi di 6,7326 il 3 luglio. Di sicuro sarà stata una giornata intensa per chi adotta tecniche di trading forex intraday.
È chiaro che in questa fase le preoccupazioni della guerra commerciale amplificano il rischio al ribasso sulla crescita globale, che tende ad essere positiva per il dollaro e mette un freno a altre valute. Se consideriamo il solo indice che replica l'andamento del greenback rispetto allo yen, euro e altre quattro valute, esso è salito dello 0,2% a 94.988 dopo aver toccato 95.241, il livello più alto dal 29 giugno.
Consiglio: se decidete di fare trading sulle valute, ricordate che anche gli orari apertura mercati forex vanno considerati bene.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump questa settimana ha annunciato che verranno introdotte nuove tariffe sui beni cinesi per 200 miliardi di dollari. Pechino ha promesso di vendicarsi. Le crescenti tensioni commerciali non hanno intaccato l'economia statunitense, che è la sua seconda espansione più lunga mai registrata.