E' sempre la questione Brexit a muovere con decisione la sterlina sui mercati valutari. Dopo l'annuncio riguardo all'accordo raggiunto tra Londra e Bruxelles, la valute britannica infatti ha messo il piede sull'acceleratore ed ha avuto modo di rafforzarsi contro euro e contro dollaro. L'intesa riguardo al periodo di transizione della Brexit. pare scongiurare definitivamente la possibilità di una "hard Brexit", ovvero dell'ipotesi più temuta dai mercati finanziari. L'uscita disordinata di Londra dalla UE ha accompagnato gli investitori dal giorno del referenudmn, ma forse stavolta le nubi si stanno diradando.
Le spinte alla sterlina britannica
Anche se mancano ancora alcuni temi cruciali (come l'Irlanda) l'accordo con la Unione Europea ha giovato al cambio della sterlina britannica, che contro l'euro ha guadagnato fino allo 0,7%, salvo poi cedere oltre metà del proprio rialzo prima della serata. L'abbiamo visto su plus 500 (qui c'è una guida su come funziona plus500 web trader). Per i trader rimane comunque ancora da capire se le novità sulla Brexit riusciranno o meno a condizionare in modo durevole l'andamento della sterlina. E' probabile che le novità in arrivo da Londra possano favorire il rafforzamento sostenibile della valuta di Sua Maestà.
La sterlina britannica potrà sicuramente trarre beneficio dalle recenti evoluzioni dela faccenda Brexit, ma la sensazione è che comunque ci siano ancora dei pericoli all'orizzonte. Proprio questo elemento, potrebbe in fondo bloccare la ripresa delle quotazioni in misura più ripida. Teniamolo a mente dopo aver deciso come e quale broker scegliere come migliore.
Nel frattempo oggi è stata giornata anche di dati macro importanti per la Gran Bretagna, dove la crescita superiore alle attese dei salari ha mandato in orbita le quotazioni della sterlina. Il pound ha accelerato il passo nei confronti delle principali valute mondiali dopo che si è diffusa la notizia che c'è stato un calo del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il livello più basso dal 1975. Inoltre il tasso di crescita dei salari medi ha mostrato un aumento del 2,6% superiore al previsto (dal precedente +2,5%).