Di fronte ad una situazione molto complicata, la Bank of England ha deciso di agire di astuzia. Molti si aspettavano un atteggiamento molto hawkish da parte dell'istituto centrale britannico, che invece ha fatto l'esatto opposto di recente. Nel corso dell'ultima riunione anche se ha aumentato il costo del denaro, ha pure smorzato ogni entusiasmo con commenti da colomba. In sostanza ha annunciato che per un bel po' non si vedranno più mosse restrittive.
Sterlina e inflazione
Eppure i dati dicono che l'inflazione del Regno Unito ha viaggiato spedita raggiungendo il 3% l'anno, molto oltre il target fissato dalla banca centrale. Peraltro questo aumento pesa sulla sterlina, dal momento che una crescita così sostenuta dei prezzi al consumo solitamente favorisce una mossa sui tassi (e di conseguenza un apprezzamento della valuta). Attualmente in base ai dati della piattaforma www etoro com webtrader 2.0, la sterlina viene scambiata lateralmente a 1,30-1,32 USD. Ma perché la Banca di Inghilterra è così cauta nell'aumentare i tassi?
La spiegazione è che l'inflazione comprime il debito. Molte banche centrali, e non soltanto la BoE, stanno lasciando andare i prezzi in modo tale da uccidere il massiccio debito accumulato in passato. Se alzassero i tassi di interesse in modo sostenuto, la conseguenza sarebbe di avere un grosso problema che farebbe traballare l'intera economia. La BoE perciò sta scegliendo un approccio molto morbido, giocando in sicurezza senza procedere ad incrementi se non gradualmente e lentamente.
La Brexit fino a questo momento non ha ancora mandato al tappeto l'economia del Regno Unito, però ha avuto l'effetto di deprezzare la sterlina e quindi spingere l'inflazione. E lo fa ancora (si vedano in proposito i trading cog belkhayate segnali). E l'istituto britannico - come molti altri del resto - sa bene che una mossa troppo avventata potrebbe attirare gli investitori troppo presto, e un eccessiva domanda di valuta (che quindi crescerebbe) fnirebbe per incidere sulla crescita dell'economia.