L'oro sta continuando da diverso tempo a sfidare le tradizioni. Generalmente nei periodi in cui il dollaro è forte e i rendimenti obbligazionari sono in crescita, il prezzo dell'oro dovrebbe calare (dal momento che non genera interessi). Invece il lingotto aggiorna costantemente i due record.
I nuovi picchi del prezzo dell'oro
Nell'ultima settimana abbiamo assistito ad un nuovo scatto da parte del metallo prezioso. Il prezzo dell'oro infatti è risalito di nuovo oltre 2.400 dollari per oncia (realizzando anche un triplo massimo tecnico), dopo essere stato per un po' di tempo intorno ai 2300.
Anche se siamo distanti dal record segnato a metà aprile, comunque resta il fatto che negli ultimi 12 mesi il lingotto è cresciuto di un quarto del suo valore.
La spinta
La cosa interessante da notare è che dietro questo rialzo continuo del prezzo dell'oro non ci sono i mercati finanziari. Anzi, a dirla tutta la domanda di oro da parte di investitori segna un costante calo di diverso tempo. Gli ETC sui metalli preziosi nell'ultimo anno hanno registrato deflussi netti superiori ai 15 miliardi di dollari.
Il mese di aprile peraltro è stato quello con il maggior deflusso netto mensile mai registrato dagli ETC su oro fisico.
Il ruolo delle banche centrali
Dietro la corsa del prezzo dell'oro ci sono altri fattori. Anzitutto la forte domanda di oro fisico che giunge in particolare dalla Cina e dal Medio Oriente, probabilmente a causa delle preoccupazioni inflazionistiche e quelle legate alle tensioni geopolitiche dell'area. Non a caso la Cina è diventata uno dei più forti acquirenti di oro al mondo.
Lo strano caso dei titoli azionari
La cosa particolare è che mentre il prezzo dell'oro fisico ha corso parecchio negli ultimi mesi, non è andata altrettanto bene ai titoli delle società aurifere. Se pensiamo a due fondi come l’ETC iShares Physical Gold e l’ETF iShares Gold Producers, il divario appare chiaro: nell’ultimo anno il primo ha guadagnato il 17,7%, mentre il secondo solo il 2,5% (fonte dati Pocket Option Italia). L'oro invece ha messo il 25% in più.
Tuttavia questo potrebbe rappresentare un'interessante opportunità per entrare a mercato su questi titoli.