Durante il primo decennio dalla sua creazione, avvenuta nel 2009, il Bitcoin era visto solo come strumento di mera speculazione in ambito finanziario. Proprio questo ha consentito alla regina delle valute digitali di sopravvivere e crescere nel corso del tempo, diventando anche la capostipite di una innumerevole schiera di altre cripto.
Il nuovo ruolo delle valute digitali
Da qualche anno tuttavia il ruolo di Bitcoin, almeno teoricamente, ha cominciato ad essere messo in discussione, fino ad arrivare al suo cambiamento che si sta concretizzando da qualche mese a questa parte.
Oggi come oggi Bitcoin non è più un asset puramente speculativo, ruolo che viene conservato da la maggior parte delle altre valute digitali, bensì è diventato un asset maturo che ormai è preso sul serio dall'intera comunità finanziaria.
Un cambiamento che comporta conseguenze
Questo nuovo ruolo non è semplicemente una classificazione diversa e fine a se stessa, ma comporta delle conseguenze importanti. Prima fra tutte il fatto che la regina delle valute digitali adesso ha un pubblico molto più ampio e anche finanziariamente serio.
Al di là del fatto che numerosi Paesi e istituzioni ci sono interessati a questo asset (addirittura El Salvador ha deciso di adottarlo come moneta legale nel 2021), è soprattutto l'interesse delle grandi società del settore finanziario tradizionale ad aver sdoganato il Bitcoin (l'indicatore momentum è stato positivo soprattutto dopo l'approvazione degli ETF spot).
Questo crescente interesse dell'alta finanza verso il Bitcoin, ha fatto sì che diventasse il nono asset più capitalizzato al mondo, seguendo nella classifica generale l'argento.
I nuovi driver
Tutto questo fa sì che il prezzo del Bitcoin non segua più dinamiche puramente speculative, ma viene influenzato sempre di più dai fattori macroeconomici e geopolitici.
Ad esempio, l'andamento dei tassi di interesse ha un'influenza diretta sul prezzo del Bitcoin. I tassi elevati infatti scoraggiano gli investimenti negli assetti rischiosi come appunto le valute digitali. Anche le tensioni geopolitiche agiscono nello stesso modo. Non è del resto un caso che il prezzo del Bitcoin sia sceso addirittura sotto i 60.000 dollari all'inizio di maggio (fonte Pocket Option link).
Il futuro
Con tutti questi cambiamenti in corso, è difficile prevedere l'andamento futuro di Bitcoin, ed è ancora più difficile per gli investitori continuare a seguire le strategie che facevano in passato. Occorre un riposizionamento, perché i modelli dei cicli passati potrebbero non ripetersi.