Il 2023 del mercato dei metalli è stato molto complicato, dal momento che le difficoltà complessive dell'economia globale e diversi fattori geopolitici di turbolenza hanno reso il bilancio complessivo abbastanza deludente. Gli unici due metalli che sono riusciti ad ottenere una performance positiva, in termini di prezzo, sono stati l'oro e il rame.
L'oro e il suo bilancio
Per quanto riguarda il metallo prezioso, non c'è dubbio che il 2023 sia stato un anno estremamente importante. L'oro ha beneficiato delle sue peculiarità che lo rendono un unicum nel panorama dei metalli. Il metallo prezioso infatti è il bene rifugio per eccellenza, quello dove gli investitori si rifugiano quando la situazione generale è turbolenta. Tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi non hanno che alimentato questa percezione nei riguardi dell'oro, finendo per spingerne il prezzo.
Va inoltre aggiunto che questo trend positivo sta continuando anche nel 2024, come evidenziano sa i lagging indicators, sia il fatto che il prezzo ha raggiunto quasi 2400 dollari per oncia stabilendo un nuovo primato.
Il percorso del rame
Le brillanti performance del rame invece affondano le radici nella grande crescita che dal 2015 in poi sta avendo la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il rame è una delle materie prime che viene ampiamente utilizzata nella creazione delle infrastrutture a tal fine. Già solo questo fa capire perché il bilancio del rame nel 2023 è stato positivo.
Infatti per la prima volta gli investimenti hanno bilanciato l'aumento della domanda, con una produzione di energia solare in rialzo dell'85% e quella prodotta dall'eolico in aumento del 60%.
Prospettive
Il futuro sembra assai roseo per il mercato del rame, il cui bilancio potrebbe essere positivo anche nei prossimi trimestri. C'è chi addirittura si spinge a prevedere un vero e proprio rally del prezzo del metallo rosso, che idealmente potrebbe spingersi al di là delle linee del ventaglio di Gann già nei prossimi mesi.
In primo luogo perché il livello delle scorte è calato notevolmente, e questo esercita una forte pressione sulla offerta. Si prospetta infatti un deficit che ovviamente agisce in senso rialzista sul prezzo. Nonostante i progetti in nuove miniere per soddisfare la domanda crescente, ci vorranno anni prima che siano tutte operative. Ad oggi soltanto una dozzina di progetti sono effettivamente in fase di attuazione, questo fa capire che la carenza di rame potrebbe acuirsi nei prossimi trimestri.