Durante il mese di febbraio, l'economia giapponese è entrata ufficialmente in recessione tecnica. Infatti per due trimestri consecutivi il prodotto interno lordo ha subito Una contrazione. Questo scenario ha sorpreso gli analisti, che invece erano convinti che l'economia nipponica avrebbe avuto una crescita, sia pure contenuta.
Il Giappone e i problemi della sua economia
L'inaspettata debolezza dell'economia giapponese è il frutto di tre fattori in special modo. Anzitutto Il calo della spesa da parte di imprese e consumatori, per via di un tasso di inflazione che ha raggiunto i livelli massimi di quattro decenni. In secondo luogo la svalutazione dello Yen, che ha perso diversi punti percentuali rispetto al dollaro nel corso del 2023. Infine l'incremento dei prezzi dei generi alimentari. Il grafico point and figure dell'economia nipponica è quindi abbastanza preoccupante.
Un altro problema all'orizzonte
A questi problemi se ne potrebbe aggiungere anche un altro, i cui effetti li vedremo in futuro. La popolazione giapponese sta andando in discesa, e questo non è un bene per l'economia nazionale. A causa della recessione, in Giappone ha già perso il terzo posto tra le più grandi economie mondiali, scavalcata dalla Germania. Tuttavia nei prossimi anni potrebbe perdere anche il quarto posto, visto che sta avanzando in modo impetuoso l'India, Non a caso il paese più popoloso del mondo.
Situazione difficile per la Banca Centrale
Il secondo arretramento trimestrale consecutivo dell'economia nipponica crea un grosso problema alla Banca of Japan, che probabilmente stava programmando da mesi un aumento dei tassi di interesse.
Va ricordato che l'istituto centrale di Tokyo è l'unico a non aver alzato i tassi di interesse negli ultimi anni, contrariamente a quanto hanno fatto le altre grandi banche centrali.
Il tasso di interesse in Giappone è a livello negativo e la Bank of Japan si stava apprestando a riportarlo in territorio positivo. Ma aumentare il costo del denaro significa penalizzare la crescita economica, e con l'attuale recessione questa mossa diventa complicata da realizzare. Senza considerare poi che la persistente debolezza dello Yen Giapponese, che richiede un approccio stop loss perché la sua discesa comporta l'aumento del costo dei beni importati, ed accresce la pressione inflazionistica sui consumatori.