Al termine di una settimana molto difficile, le borse europee trovano la forza per rialzare la testa proprio prima del weekend.
A dare slancio ai mercati azionari del vecchio continente è la schiarita sul fronte della crisi del debito USA. I partiti statunitensi sono infatti più vicini ad un accordo che consentirà di evitare un drammatico default degli USA.
La giornata dei mercati azionari
In tutta Europa i mercati azionari chiudono con bilanci decisamente positivi. Ad esempio la Borsa di Milano, dopo una scia di ribassi di qualche giorno, è riuscita a rimbalzare con forza, tanto che l'indice Ftse Mib segna +1,1% a 26.713 punti. Non basta comunque ad evitare la peggiore performance settimanale da metà marzo (-2,9% circa).
Sulla stessa linea, performance positiva per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata in aumento dell'1,15% rispetto alla chiusura precedente.
Anche gli altri mercati azionari viaggiano col vento in poppa. A Francoforte l'indice DAX è salito dell'1,2%, così come a Parigi il Cac40. La migliore piazza del vecchio continente è Amsterdam, +1,6%, Madrid e Londra sono state le più fiacche, con rialzi dello 0,8% e dello 0,7%.
I numeri di Milano
Sul principale listino azionario milanese il miglior titolo del giorno è stato STMicroelectronics (+3,89%), che ha beneficiato della vivacità sull'intero settore tecnologico.
Performance positive anche per Interpump, +2,76% e Amplifon, +2,48%, così come Azimut +2,33% e Banca Mediolanum +2,32%.
Soltanto Tim (-0,6%), Erg (-0,6%) e Intesa (-0,27%) si sono mossi in controtendenza. Alcuni di questi possono essere negoziati sui broker opzioni binarie Italia.
Gli altri mercati
Se sui mercati azionari l'umore è stata molto vivace, sul mercato valutario invece si viaggia a passo lento. Il dollaro resta tonico sull’euro, che tratta in ribasso in area 1,07, (sui minimi da metà marzo), come si vede sulle piattaforme trading autorizzate Consob.
Nessuna variazione significativa per l'oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.941,7 dollari l'oncia. Si riprende anche il petrolio, dopo le perdite di ieri. Il Brent tratta in progresso dello 0,6% a 76,73 dollari al barile; il greggio texano sale dell’1,27% a 72,74 dollari.
Lo spread tra Btp decennale e Bund di uguale durata è stabile a 186 punti, ma i rendimenti crescono in parallelo rispettivamente a +4,4% e +2,53%.