Il divieto posto dallo Zimbabwe alle esportazioni di litio grezzo ha messo in subbuglio i mercati internazionali. Dopo le prime settimane di incertezza, ora le aziende straniere che prima importavano dal Paese africano stanno riflettendo sul da farsi. L’obiettivo del divieto è proprio quello di mantenere dentro lo Zimbabwe la ricchezza rappresentata dal litio. Lasciare che venga solamente estratto ed esportato significa sfruttarne una parte minima del valore di mercato. E invece ora si vorrebbe che le multinazionali aprissero o finanziassero gli impianti di lavorazione, così da dare lavoro e salario ai cittadini di uno Stato che economicamente non è in buone condizioni. L’obiettivo del governo di Harare è di trasformarlo entro la fine del decennio in un Paese a reddito medio-alto, posto che attualmente è tra i primi cinque Stati africani per livello di riforme politiche e socio-economiche, almeno secondo la Mo Ibrahim Foundation.
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