Dalla primavera del 2020 i prezzi delle materie prime hanno marciato con una incredibile tendenza al rialzo. Questo rally impetuoso ha consentito agli investitori di maturare dei ritorni da record. Adesso però il contesto sembra volgere diversamente.
Il rally dei prezzi
Da aprile del 2020 il settore delle materie prime ha presentato un andamento notevolmente positivo. Lo dimostra il ritorno notevole in termini di performance dell'indice Thomson Reuters Core Commodity e del Bloomberg Commodities Index, che in media nell’arco degli ultimi due anni hanno registrato un incremento dei propri valori maggiore del 160%.
L'accelerata del 2022
Questa corsa veemente ha ulteriormente accelerato nel corso di quest'anno, sotto la spinta del comparto energetico, chi ha visto una crescita importante dei prezzi legati al petrolio e al gas naturale, come si può vedere su qualsiasi piattaforma di trading come Pocket Option broker.
L'interesse verso queste materie prime energetiche si è tradotto in un contemporaneo aumento dei corsi dei titoli azionari delle società del settore, osservato tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Lo Stoxx 600 Oil&Gas è il settore con rendimenti maggiori nel 2022, così come negli Stati Uniti l’S&P500 Energy.
La frenatina
Nella seconda metà di quest'anno, lo scenario ha vissuto una fase correttiva. I rendimenti medi delle materie prime sono scivolati assieme ai loro prezzi, diventando negativi. I prezzi delle materie prime rispetto ai loro massimi hanno perso in media circa il 10%, come si può vedere su Quotex broker opzioni binarie.
Scenario
La recente frenata è vista da molti analisti come l'anticipazione di una imminente recessione. Molti analisti inoltre sono convinti che nel 2023 il futuro delle materie prime sarà caratterizzato da un calo dei prezzi.
Ma c'è anche chi ritiene che questa correzione finirà presto, poi ricomincerà una crescita vigorosa. Ad esempio Goldman Sachs ritiene che il rallentamento della crescita dei tassi di interesse, la riapertura della Cina ed il miglioramento del sentiment degli investitori potrebbe spingere i prezzi delle materie prime in rialzo anche del 40%.