È un periodo molto delicato per il mercato del petrolio. Il prezzo del barile sta scendendo vertiginosamente, e c'è chi ritiene che questo trend discendente continuerà ancora.
Cosa succede al mercato del petrolio
Senza dubbio si tratta di una fase cruciale per il mercato del petrolio sotto il profilo geopolitico. Ricordiamo infatti che da lunedì scorso entrato ufficialmente in vigore l'embargo europeo nonché il Price CAP voluto dal G7 sul greggio russo, fissato a 60 dollari al barile.
Mosca ha risposto minacciando di bloccare l'export verso tutti i paesi che applicheranno questo tetto al prezzo.
Come se non bastasse, il timore di un restringimento dell'offerta di mercato del petrolio è giunta anche dall'Opec+ che ha confermato i tagli produttivi per il prossimo mese.
Gli effetti sul prezzo
La minaccia russa e la politica del cartello non hanno però avuto l'effetto di alzare il prezzo, che anzi ha continuato a scendere. Lo sa bene chi negozia opzioni vanilla (cosa sono).
Il petrolio Brent è scivolato per 76 dollari al barile, toccando il minimo di un anno. Anche il WTI ha proseguito nella sua dinamica ribassista.
Nota: se intendente negoziare il petrolio, affidatevi soltanto a broker regolamentati Consob.
Il ruolo dell'Opec+
Un fattore importante nel gioco dei prezzi riguarda la posizione del cartello dei produttori. I tagli di 2 milioni di barili al giorno voluto dall'Opec+ non sono poi così profondi da scuotere il mercato. Parliamo del 2% dell'offerta globale.
Inoltre proprio il calo del prezzo ha finito per dare ragione all'Arabia Saudita, che era stata accusata di appoggiare la Russia e di rischiare di innescare un contraccolpo sull'economia mondiale, se non avesse appoggiato un aumento della produzione. Invece i prezzi del petrolio non sono affatto aumentati, anzi sono crollati.
La recessione
L'elemento cruciale di tutto questo scenario è la recessione. Il mercato del petrolio soffre soprattutto il timore che la frenata economica globale possa far crollare la domanda di oro nero. Proprio per questo che i prezzi stanno continuando a scendere, perché gli operatori di mercato percepiscono il forte rischio di eccesso di offerta sul mercato del petrolio.