La corsa del prezzo del petrolio sembra essere ripresa con vigore. In poche falcate Brent e WTI sono schizzati di nuovo oltre i 90 dollari al barile, e c'è chi prevede che molto presto torneranno su quota 100.
Cosa accade al prezzo del petrolio
La scorsa settimana c'è stato un appuntamento importantissimo per i produttori di oro nero. Il meeting del OPEC+ ha deciso di sostenere il prezzo del petrolio attraverso un taglio della produzione pari a 2 milioni di barili al giorno. Si tratta di un taglio davvero feroce all'offerta di mercato, che chiaramente ha alterato gli equilibri spingendo nuovamente il prezzo al rialzo.
Non sono quindi valsi a nulla gli appelli lanciati da Washington affinché si evitassero pressione rialziste sul prezzo del barile, tenuto conto del clima globale caratterizzato da una forte inflazione. Anche perché questo aumento in definitiva spingerà ulteriormente l'inflazione stessa, e finirà per costringere le banche centrali ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse.
Insomma, si crea un pericoloso circolo vizioso perché l'inevitabile recessione dell’economia mondiale finirebbe per far crollare la domanda di greggio, e quindi il prezzo del petrolio potrebbe ricominciare a scendere. E a quel punto l'OPEC+ che farà, taglierà ulteriormente l'output?
La quotazione
Al di là di questo discorso, resta il fatto che, secondo l’analisi grafica, il petrolio potrebbe presto rivedere quota 100 dollari. Infatti nell'ultima settimana la situazione tecnica ha evidenziato delle caratteristiche che non si vedevano da mesi, e che hanno spinto i fornitori di segnali forex gratis in tempo reale, a inviarne anche su questa commodity.
Un balzo superiore al 16% non si vedeva da fine febbraio 2022, ossia dallo scoppio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. E le cinque sedute consecutive al rialzo non si vedevano dal dicembre 2021. Il quadro è quindi di chiaro stampo rialzista.
Cosa accade oggi
Intanto il prezzo del petrolio comincia in discesa questa mattina sui mercati delle materie prime, dopo gli aumenti registrati la scorsa settimana. Il barile di greggio con consegna a novembre passa di mano a 91,84 dollari con un calo dello 0,86%, e con i giusti parametri stocastico 5 3 3 o 20 14, si esce dall'ipercomprato. Il Brent con consegna dicembre è scambiato a 97,06 dollari con un calo dello 0,88%.