L’Irlanda non è nuova all’assegnazione di multe record ai giganti dei social. L’ultimo condannato in ordine di tempo è stato Instagram con 405 milioni di euro di sanzione , dopo che WhatsApp nel 2021 con 225 milioni e poi Facebook lo scorso marzo. A Instagram è stata contestata e riscontrata la gestione scorretta dei dati degli utenti minorenni, che è consistita nel rischio della pubblicazione del numero di telefono e dell’indirizzo email dei ragazzi nel caso in cui sceglievano di passare all’account business che offriva più parametri per il conteggio dei like e delle visualizzazioni. La Meta Platforms, titolare di Instagram, ha dato dato piena disponibilità agli inquirenti e ha risolto la problematica nel 2019: per questo motivo ha comunicato di non essere d’accordo con la cifra della multa e forse ricorrerà in appello, però fino al 2019 milioni di utenti minorenni hanno sofferto della falla nelle impostazioni del sistema. Dublino è spesso protagonista di questi casi di contrasto al comportamento scorretto dei social network perché vi hanno la sede europea le maggiori compagnie tech che appunto possiedono e gestiscono tali piattaforme; altri “big” stanno invece in Lussemburgo, e proprio questo Paese ha multato Amazon nel 2021 con una sanzione da 746 milioni di euro.
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