Il Cile ha appena sta attraversando una fase di profondo cambiamento politico, con un nuovo e giovane presidente insediatosi appena quattro mesi fa, Gabriel Boric, di orientamento completamente diverso dal suo predecessore, mentre si attende l’importante votazione popolare del 4 settembre sulla nuova Costituzione nazionale. Però il progetto del Centro Antártico Internacional (CAI) va avanti: il Ministero dei Lavori Pubblici ha deciso quali saranno le aziende che si contenderanno l’appalto. Ora toccherà loro presentare i progetti dettagliati e attendere la nomina della vincitrice a dicembre. I lavori dovranno cominciare a inizio del prossimo anno e terminare per il 2026. Nelle intenzioni del Cile il CAI sarà un polo di sviluppo scientifico internazionale per l’agevolazione delle ricerche e degli studi sull’Antartide messi in atto da ventidue Paesi; inoltre sarà il “cancello” che apre al cosiddetto “Continente Bianco”, da cui dista meno di 1500 chilometri. La sua sede sarà nella capitale della Regione di Magellano e dell'Antartide Cilena, cioè la città di Punta Arenas, da cui già oggi partono le spedizioni sia scientifiche sia turistiche verso l’Antartide. Con il CAI, progetto da 70 milioni di dollari, Punta Arenas potrà così aumentare il ritorno economico dell’Antartide.
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