La Confederazione degli agricoltori portoghesi (CAP) non è rimasta particolarmente soddisfatta dalle modalità con cui verranno distribuiti dal governo i sussidi straordinari agli operatori del settore. Questi aiuti sono stati concepiti nel contesto della crisi dell’agrialimentare data dalle carenze di materie prime e di carburante derivanti dalla guerra in Ucraina e dall’aumento galoppante dei prezzi di vari beni indispensabili per lavorare. E in effetti vi è stato un rialzo dell’inflazione che non si vedeva dal 1992, mentre quello del costo dell’energia segna il record dal 1984. La banca nazionale portoghese ha dovuto così ritoccare verso l’alto le previsioni inflazionistiche per l’anno in corso dal dal 4% al 5,9%. La CAP accusa la ministra Maria do Céu Antunes di non aver rispettato quanto promesso in precedenza, ma il Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione del Portogallo ha precisato che i cambiamenti e il rimando delle scadenza sono stati fatti in maniera trasparente. Oltre tutto fa notare che dei 500 milioni di euro disponibili, ne saranno dati per il momento soltanto 241, perché le richieste sono giunte da appnea 36mila agricoltori. Ma secondo la Confederazione la situazione in cui versano gli agricoltori rimane “profondamente ingiusta”, complessa e disperata, perché delle loro problematiche si giovano i concorrenti spagnoli.
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strumentipolitici.it portogallo-aumentano-le-pensioni-ma-aumenta-anche-linflazione