Il mondo delle criptovalute continua ad essere un terreno minato per gli investitori sprovveduti. Lo dimostra un allarmante dato di fatto: nel corso del 2021 ci sono stati episodi truffaldini sulle crypto per un miliardo di dollari.
La cifra è ancora più allarmante, se si pensa che nel 2018 era 60 volta più piccola.
Il terreno di caccia sulle criptovalute
Al crescere della diffusione delle valute digitali, crescono quindi gli episodi illeciti. Del resto i malintenzionati sanno che è assai facile adescare risparmiatori sprovveduti e investitori della prima ora, visto che il settore ha ampie zone d'ombra e vuoti normativi.
Un aseptto che molti italiani dovrebbero ricordarsi, specie quando cercano broker opzioni binarie no Esma (extra UE) per negoziare gli asset digitali.
E' un contesto dove quindi è più facile infiltrarsi e agire. Anche perché non esistono banche o altre autorità in grado di monitorare le transazioni e prevenire le truffe. Nessuno ha il potere di segnalare un evento o una transazione sospetta. Inoltre i trasferimenti di criptovalute non possono essere annullati, per cui una volta che il danno è fatto, non c'è modo di rimediare.
Inoltre i malintenzionati possono sfruttare il fatto che la maggior parte delle persone ancora non ha grande familiarità con il funzionamento delle criptovalute. Basta attirarli nella rete e poi diventa assai facile mettere in atto il raggiro.
I raggiri più frequenti
Il tipo più frequente di imbroglio è il falso investimento in nuove criptovalute, che peraltro nella maggior parte dei casi non sono neppure esistenti. Si danno consigli trading in tempo reale su qualche nuovo asset da comprare, e il gioco è fatto.
La criptovaluta più sfruttata per questo genere di raggiri è la più famosa, il Bitcoin. Circa il 70% dei malintenzionati la usa come oggetto per i propri raggiri. Seguono Tether (10%) ed Ether (9%).
Il veicolo maggiormente utilizzato sono i social. Quasi la metà dei raggirati è stato attirato nella trappola da un annuncio, un post o un messaggio su una piattaforma di social media. Instagram (32%) e Facebook (26%) sono i preferiti.
Il report della FTC
Un report della FTC (Federal Trade Commission), che tutela i consumatori statunitensi, ha contato che tra gennaio 2021 e marzo 2022 ci sono stati raggiri sulle criptovalute (crypto scam) per circa un milione di dollari. E' il frutto di 46 mila segnalazioni, che in media significano 2600 dollari a raggirato. Una circa che aumenta con il crescere dell'età del raggirato, arrivando a 11.708 dollari per gli Over70.
Ma è bene precisare che si tratta di una stime a difetto, visto che al conteggio sfuggono quelli che non hanno sporto denuncia o non hanno fatto segnalazione. Anzi, secondo altre stime, solo il 5% delle vittime segnala il fatto alle autorità.
Peraltro la tendenza è in crescita, visto che Il trend nel 2021 la FTC rilevò 80 milioni di dollari di guadagni illeciti, a fronte di 7mila segnalazioni.