Nessuno si aspettava grandi novità dal meeting di politica monetaria della banca centrale del Giappone. L'istituto nipponico ha confermato il tasso di interesse a -0,1%, dove ormai si trova da diversi anni. Il tasso dei rendimenti obbligazionari a 10 anni rimane invece intorno allo Zero.
La decisione della Banca Centrale
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale non è stato unanime, vista la presenza di un voto contrario. I policy makers giapponesi hanno ribadito ancora una volta che potrebbero addirittura varare ulteriori misure di allentamento monetario, se si renderà necessario. Confermano di aspettarsi che il tasso di interesse rimanga sostanzialmente a livelli bassi però un bel po' di tempo.
La divergenza di approccio
Appare evidente quindi come la Banca Centrale del Giappone si muova su un terreno sempre più divergente rispetto alle altre grandi banche centrali. La Federal Reserve ha appena alzato il costo del denaro di 25 punti base. Lo ha fatto ieri anche la Bank of England. La BCE invece per il momento ha solo preannunciato un atteggiamento più aggressivo per il futuro.
Proprio la divergenza delle politiche monetarie riguardo ai tassi di interesse, sta provocando un indebolimento dello Yen Giapponese. La valuta nipponica infatti è scivolata sui minimi di 6 anni rispetto al Dollaro Americano. Il cambio USD-JPY si aggira attorno a quota 119, dopo essere salito per due settimane consecutive. Osservando su base settimanale, si può quasi parlare di slippage trading.
L'outlook della banca centrale
Secondo la Banca Centrale del Giappone, l'economia Nazionale si sta riprendendo malgrado la pandemia e diversi problemi dal lato dell'offerta. La Bank of Japan ha sottolineato i rischi provocati dallo scoppio della guerra in Ucraina. Vengono citati i pericoli per i mercati finanziari e il drastico aumento del prezzo delle materie prime.
Questi fattori hanno indotto la Banca Centrale a rimanere molto prudente riguardo alla manovra del tasso di interesse.
Secondo l'istituto centrale l'inflazione potrebbe aumentare in maniera forte nei prossimi mesi come riflesso delle incremento del prezzo delle materie prime. Si aspetta che l'indice dei prezzi al consumo possa superare il target fissato dalla banca al 2%.
La Borsa giapponese
Il mercato azionario giapponese intanto concretizza la migliore settimana in quasi due anni. I segnali opzioni binarie gratis si sono scatenati nelle ultime ore. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,65% per chiudere a 26.827, mentre il più ampio indice Topix è salito dello 0,54% a 1.909. Quasi tutti i settori hanno chiuso in rialzo venerdì, con forti guadagni dai pesi massimi dell'indice tra cui Nippon Yusen (2,2%), SoftBank Group (3,7%), Recruit Holdings (1,6%), Sony Group (1,3%), Hitachi (3,3%) e Takeda Farmaceutico (2,1%), tra gli altri.