L'aumento dei prezzi delle materie prime che si è verificato negli ultimi mesi, si è esteso con un effetto domino da un settore produttivo all'altro. E questo meccanismo sta creando problemi di gestione a molte aziende, alle prese con costi elevatissimi che finiscono per acuire il rischio di impresa.
Problemi per l'aumento dei prezzi delle materie prime
Soprattutto le aziende che si trovano più a monte della filiera, finiscono per subire gli effetti più pesanti. Ma se chiudono queste aziende, a risentirne sarà l'intera filiera. Quindi anche quelli che operano più a valle.
Come se non bastasse già l'aumento dei prezzi delle materie prime, esiste anche il problema della loro disponibilità.
Per alcuni materiali iniziano infatti ad esserci anche difficoltà di reperimento, cosa spesso crea il mancato rispetto dei tempi di consegna.
Ripresa economica e componente speculativa
E' chiaro che la spinta ai prezzi delle materie prime arriva anzitutto dalla ripresa dell’economia globale, e dalla necessità di ricostituire scorte a cui si era attinto nei mesi dei lockdown più duri.
Basta guardare i dati sulle Consob piattaforme trading per verificare quanto siano cresciute alcune commodities più usate in ambito industriale.
Ci sono i forti rincari di rame (quello maggiormente impiegato in ambito industriale), dell’acciaio, ma anche del palladio (+41% in un anno) o dell’ argento (+63%).
L’indice dei prezzi delle materie prime è tornato su valori che non si vedevano dal 2015. Inoltre tale crescita è stata anche molto rapida, spiazzando così le azienda.
Ma poi c'è pure l'aspetto speculativo che incide, finendo per coinvolgere tutti i metalli.
Ma anche al di fuori dei metalli si vede qualcosa di analogo. Il legname è quadruplicato in un anno, mentre il petrolio costa il doppio di un anno fa, dopo aver disegnato un testa e spalle rialzista rovesciato.
A sua volta l'aumento del petrolio innesca rialzi anche per gas, plastica, isolanti o bitume, il cui prezzo è salito del 16% negli ultimi mesi. Così come spinge anche mais (+107%) o canna da zucchero (+47%), dai quali si ricavano i biocombustibili.
Lavorare sottocosto
Per il mondo delle imprese, la crescita dei prezzi delle materie prime è quindi un bel problema. Molte di loro lavorano sottocosto, con un rischio di impresa che si alza notevolmente. Occorre quindi predisporre dei meccanismi che possano scongiurare il pericolo di un blocco a livello operativo, dovuto a questo problema.