Il Regno del Marocco è appena stato brillantemente eletto alla presidenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per l'anno 2024, durante una votazione avvenuta oggi 10 gennaio a Ginevra.
Il candidato marocchino, l’ambasciatore Omar Zniber ha ricevuto 30 voti, mentre il suo omologo sudafricano, l’ambasciatore Mxolisi Nkosi, ne ha ottenuti 17 durante lo scrutinio segreto tenutosi a Ginevra.
Il consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che si riunisce più volte all’anno, è l’unico organismo globale alla salvaguardia dei diritti umani in tutto il mondo. Ha l’autorità di rafforzare il controllo del rispetto dei diritti umani nei Paesi e di autorizzare indagini o sanzioni.
Tuttavia, dei 47 membri del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, 30 hanno sostenuto la candidatura del Marocco, mentre quella del Sudafrica ha ricevuto solo 17 voti, indica in un comunicato il Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all'Estero.
Come in altri organismi dell’ONU si applica il principio dell’equa ripartizione geografica; in questo caso, 13 Stati sono africani, 13 asiatici, 8 latino-americani, 6 est-europei, 7 europei occidentali e altri.
Inoltre, l'elezione del Marocco, per la prima volta nella sua storia, alla Presidenza di questo prestigioso organismo delle Nazioni Unite esprime il riconoscimento da parte della comunità internazionale della chiaroveggenza della Visione del Sovrano marocchino in materia di protezione e promozione dei diritti umani.
Durante la sua Presidenza, il Regno resterà fedele alla linea mantenuta durante i suoi tre mandati in seno al Consiglio dei Diritti Umani, privilegiando sempre il dialogo, l’incontro e il consenso.
A tal contesto, l’elezione del Regno del Marocco grazie all’adesione di un gran numero di paesi di tutte le regioni del mondo, e nonostante la mobilitazione dell’Algeria e del Sud Africa per contrastarlo, rivela anche la fiducia e la credibilità ispirate dall’azione esterna del Marocco.
Vale la pena ricordare che nel 1999, il Sovrano marocchino Mohammed VI è sceso al Trono, è ha lavorato moltissimo per quanto riguarda i diritti umani all’interno del Regno. Ne sono testimonianza, la Costituzione del 2011, il codice del diritto di famiglia, l’attenzione verso la promozione del dialogo sociale nel rispetto delle libertà politiche, all’uguaglianza tra donne e uomini, alla giustizia sociale e territoriale, all’effettività dei diritti umani.
In un quadro internazionale estremamente delicato e agitato da guerre e tensioni crescenti in diverse aree, la presidenza del Marocco possa contribuire, superando le difficoltà e le contraddizioni del sistema e al di sopra di qualsiasi confronto ideologico, a ricondurre il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite al suo ruolo fondamentale di monitoraggio e promozione effettiva dei diritti umani secondo il testo e lo spirito autentici della Carta delle Nazioni Unite.
Forum Marocco Veneto