Diversificazione e decorrelazione: ecco il Santo Graal
Sintesi
La diversificazione e la decorrelazione associate ad un ribilanciamento periodico: trovato il Santo Graal.
- L’espressione “giocare in borsa” è un concetto volgare se ciò è riferito ai propri risparmi, frutto di duro lavoro e sacrifici.
- Investire il proprio denaro in modo consapevole e ragionato deve essere l’obbiettivo di ognuno.
- L’azzardo e la speculazione producono risultati incostanti e incerti anche nel breve termine.
Approfondimento
Investire il denaro con l’intento di moltiplicarlo per averne un beneficio – oltre che una potenziale opportunità – è un dovere anche morale che grava sul capo di ogni individuo, pena la perdita di valore reale generata dalla inflazione e dalla continua erosione causata dalla imposizione fiscale di uno Stato predone e sprecone che aggredisce i risparmi anche dopo averli già tassati.
Persino il Vangelo secondo Matteo tratta l’argomento nella “Parabola dei Talenti”.
L’eterno problema di coloro che affligge chi ha perso denaro nei propri investimenti riguarda quasi sempre la sfera della psicologia e raramente le perdite sono imputabili alle modalità di investimento.
Dobbiamo partire da un fatto che è incontestabile: l’Uomo è per natura un animale avido e stupido; una volta presa consapevolezza di ciò, è possibile apportare dei correttivi all’approccio psicologico agli investimenti al fine di cambiarne i risultati in modo positivo.
Senza voler entrare in argomenti metafisici, filosofici o addirittura religiosi, scopo di queste righe è di fornire al lettore una linea guida che gli permetta di orientarsi al meglio per effettuare le proprie scelte di investimento in modo ragionato a prescindere dalle conoscenze tecniche che possiede in materia.
E’ opinione di chi scrive che PRIMA di effettuare un investimento, ogni operazione debba essere attentamente pianificata nei modi e nei tempi, debba esserci un “piano B” a disposizione nel caso le cose volgano al peggio e nel caso l’investimento sia stato delegato a terzi (consulenti o promotori finanziari) è doveroso essere costantemente informati e avere il pieno e totale controllo delle proprie sostanze in ogni istante.
In sostanza sul piano strategico è necessario definire e tenere sotto controllo quanto segue:
- Conseguimento del risultato: questo deve essere coerente con gli obiettivi prefissati a seguito delle premesse fatte. E’ importante definire un benchmark che sia la stella polare dell’investimento e abortire la strategia in caso di avversità non sostenibili, vale a dire fissare uno stop loss prima della messa a mercato e uno trailing profit per lasciar correre i profitti ( generalmente e scioccamente si fa esattamente il contrario).
- Tempo: il tempo è una risorsa scarsa che, a differenza delle perdite in borsa, non può mai più essere recuperato. Dedicare la propria giornata al trading è stupido (a meno che non sia mostruosamente profittevole e ciò accade quasi mai). Il tempo perso di fronte a un monitor non viene mai restituito e neppure valutato in termini economici. E imperativo quindi convertirsi al “position trading” basato sulla definizione di una strategia e sulla attesa dei risultati.
- Stress: La salute è il bene più prezioso, da difendere più dell’investimento stesso. Persa quella, gli investimenti non hanno più alcun senso. Purtroppo il “day trading” è troppo logorante e insostenibile nel tempo ed è causa spesso di perdite irreversibili della salute fisica e mentale. A che serve acquistare medicine coi profitti acquisiti in borsa ? Se poi sono perdite non si hanno neppure i soldi per pagarle.
Sul piano operativo e tattico è necessario precedere come segue:
- Diversificare: Ancora oggi molti investitori non operano una corretta diversificazione o non la praticano affatto. E’ doveroso distribuire il rischio su diversi assett e non mettere la propria fiche solo su un numero come si è soliti fare al tavolo verde, gioco d’azzardo per eccellenza. In sostanza, mai tenere tutte le uova nello stesso paniere.
- Decorrelare: Ogni investimento deve essere opportunamente decorrelato, la diversificazione è una condizione necessaria ma non sufficiente. Se acquistassimo una SOLA azione sperando in un suo rialzo dei corsi sarebbe semplicemente folle, se diversificassimo l’investimento tra più azioni si avrebbe una riduzione del rischio ma occorre un passo ulteriore per ottimizzarlo: investire in azioni non collegate tra loro. Un esempio chiarirà meglio il concetto: l’acquisto di azioni di UNA compagnia aerea nel mese di Marzo 2020 avrebbe causato una perdita disastrosa per via del Covid 19 che ha impedito i viaggi lasciando gli aerei a terra. Nel caso avessimo diversificato comprando azioni di DIVERSE compagnie aeree il risultato sarebbe stato identico (un disastro). Il risultato sarebbe stato totalmente diverso (e migliore) nel caso avessimo investito in una varietà di aziende operanti in settori differenti quali estrazione dell’oro, alimentari, utilities etc etc.
- Ribilanciare: la diversificazione e la decorrelazione necessitano di un ulteriore passaggio per trarre beneficio dall’investimento effettuato. E’ necessario ristabilire le proporzioni degli acquisti iniziali su base periodica in modo da vendere gli asset in gain e acquistare quelli in perdita. In sostanza si agisce con un approccio “contrarian”. Ciò comporta il fatto di vendere ad alti prezzi e acquistare a buon mercato. Quando ribilanciare ? L’evidenza empirica suggerisce quando si verificano importanti variazioni dei corsi oppure su base periodica ma non troppo frequentemente, pena l’erosione dell’investimento causato dalle commissioni e gli spread bid e ask.
Fonte notizia
finanzairriverente.com