Per prima cosa apriamo le melagrane, e con tanta pazienza e delicatezza andiamo a separare tutti i piccoli chicchi succosi. Mettiamoli dentro una ciotola e laviamoli per togliere gli ulte parti di buccia. Utilizzando un mixer da cucina frulliamo i semi.
Filtriamo il risultato in modo da ottenere un succo limpido e privo di parti dure.
In padella mettiamo la cipolla tritata molto finemente, con un filo d’olio. Facciamo soffriggere per 5 minuti.
A Questo punto versiamo l’orzo e lasciamo tostare per alcuni minuti. Versiamo il vino bianco e facciamo sfumare tutta la parte alcolica a fiamma alta.
Dopo questo passaggio versiamo il succo di melagrana e partiamo con la cottura dell’orzo. Quando il succo inizierà a scarseggiare continuiamo la cottura con il brodo vegetale, mettendo un mestolo di tanto in tanto. Ci vorranno circa 30 minuti.
A fine cottura spengiamo la fiamma e mantechiamo con il Parmigiano Reggiano. Impiattiamo e decoriamo con alcuni chicchi di melagrana e qualche scaglia di Parmigiano Reggiano.
L’orzotto alla melagrana e Parmigiano Reggiano è pronto! enjoy!
Parola al Consulente Nutrizionale: (Orzotto alla melagrana e Parmigiano Reggiano)
Quali organi beneficiano del melograno? Il melograno offre numerosi benefici per la salute, ma uno degli organi principali che ne trae vantaggio è il cuore. La presenza di antiossidanti, in particolare polifenoli e flavonoidi, aiuta a proteggere il cuore riducendo l’infiammazione e abbassando la pressione sanguigna. Di conseguenza, il melograno si rivela un prezioso alleato nella prevenzione dell’aterosclerosi, delle malattie cardiovascolari e dell’Alzheimer. Inoltre, si distingue come frutto “anti-invecchiamento cutaneo” grazie all’acido ellagico, che impedisce la degradazione del collagene.
Il Parmigiano Reggiano potenzia l’efficienza del sistema immunitario. Ricco di vitamina B, ferro e zinco, contribuisce alla produzione di anticorpi e linfociti. In particolare, lo zinco è coinvolto in oltre trecento funzioni dell’organismo. Per mantenere le proprietà benefiche del Parmigiano senza incorrere in problemi di salute, è consigliato consumarlo più volte alla settimana, fino a 30 grammi al giorno, in pezzi. Se consumato in porzioni da 50 grammi, non superare le due volte a settimana. Come condimento per la pasta, non eccedere i 5 grammi (un cucchiaio) al giorno.
L’orzo perlato, rispetto al suo omologo decorticato, contiene meno fibre ed è più raffinato, ma supporta comunque la funzionalità intestinale, risultando particolarmente utile in caso di stipsi. Può essere un valido sostituto del riso o della pasta in numerose ricette. Recenti studi hanno evidenziato che alcune sostanze presenti nell’orzo sono in grado di inibire la produzione di colesterolo cattivo da parte del fegato, contribuendo a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e diminuendo il rischio cardiovascolare.