David Lee Roth ha recentemente ricordato il suo sodale di band, Eddie van Halen.
A tal proposito, ha spiegato come la spada e la chitarra siano simili per la disciplina e la dedizione che richiedono, ha parlato dei chitarristi come “guerrieri moderni” e di come per ogni rockstar e ogni praticante di arti marziali, l’obbiettivo sia diventare come il proprio maestro. “Eddie Van Halen era così, e il suo maestro era Eric Clapton” ha detto David Lee Roth raccontando il suo primo incontro con lui, poco prima di diventare il cantante della sua prima band, i Mammoth.
“Eddie era un vero discepolo nel senso classico del termine. Non aveva niente, non poteva permettersi neanche dei vestiti ma aveva una Gibson Les Paul. E un poster di Eric Clapton appeso davanti a lui, come se fosse uno specchio.” L’ossessione di Eddie Van Halen per la chitarra e per la tecnica e il tocco blues di Clapton è stata raccontata anche da suo fratello Alex, con cui ha fondato i Mammoth nel 1972: “Girava per casa a Pasadena con la chitarra al collo e si chiudeva per ore nella nostra cameretta a fare pratica, suonando dietro ai dischi dei Cream. Io uscivo, andavo alle feste e quando tornavo lo trovavo sempre nello stesso posto”.
David Lee Roth ha ricordato il momento in cui i Mammoth sono diventati i Van Halen e lui e Eddie hanno scritto le prime canzoni: “Stavamo seduti sugli amplificatori Marshall, uno di fronte all’altro, con le ginocchia che si toccavano. Io lo guardavo e lo incitavo e lui come un guerriero giapponese seguiva gli insegnamenti del suo maestro, Eric Clapton.”
Il romanzo che celebra i quattro della band di Pasadena
Il quinto Van Halen parte da un’ipotesi originale. Prevede che i Van Halen, alla fine degli anni settanta quando esplosero con il loro debut album, fossero in cinque. Il fatto è che nessuno ha saputo mai niente di quella storia. Ci sono pochissime tracce in giro. E quelle consultabili hanno tutta l’aria di essere delle leggende che aleggiano nell’ambiente della musica alternativa. Niente di sicuro. Ma per una narrazione appassionante è abbastanza, si è detto l’autore.
La figura catalizzatrice dell’intero romanzo è Steve Farrell. Quest’ultimo è un chitarrista fuoriclasse. Esattamente come quello reale, il compianto Eddie. Il personaggio compare a fianco di Eddie fin dalle prime pagine. È descritto come un compagno di scuola di quello che diventerà il re del tapping (tecnica che tutti i chitarristi della fine del secondo millennio hanno inglobato nel loro stile, consumandosi indici e medi della mano destra…).
Fonte notizia
www.libreriauniversitaria.it quinto-van-halen-parisi-mimmo libro 9791221433807