Prima di immergerti nel mondo degli investimenti assicurati di avere un metodo e tanta disciplina
Gli studi di finanza comportamentale dimostrano che, nelle scelte di investimento, le nostre emozioni e le distorsioni cognitive ci portano a commettere sistematici errori di ragionamento e di preferenze.
Di fronte alla scelta, quando ormai le emozioni sono accese e le nostre percezioni sono falsate dall’esperienza recente o dal contesto, è troppo tardi per tornare indietro. Rischiamo di commettere un errore.
E allora dobbiamo prepararci adeguatamente.
Investire è come decidere di partecipare a una maratona. Nessuno si sognerebbe di correre a New York senza un minimo di preparazione atletica e psicologica. Perché chi corre sa che negli ultimi chilometri non sono le gambe a portare all’arrivo, ma la testa.
La costruzione del nostro portafoglio comporta delle decisioni importanti, che si traducono in assunzione di rischio. L’obiettivo è quello di ottenere un rendimento più alto di un investimento privo di rischio. Il rischio consiste nel fatto che durante il cammino possono radicalmente cambiare in modo inatteso le condizioni, quando ormai è tardi per tornare indietro ma la meta è ancora lontana.
Siamo pronti? Abbiamo le attrezzature per affrontare il maltempo? Riusciremo a superare le difficoltà di mercato senza commettere errori?
È evidente che la risposta a queste domande non si improvvisi. Prima di un’escursione, la guida alpina sa quali sono le attrezzature che occorre avere per superare un’emergenza, quali sono le procedure da attivare in caso di serie difficoltà. Occorre un metodo, un manuale da conoscere bene anche nelle scelte di investimento.
E poi occorre disciplina. Il metodo deve essere conosciuto e sistematicamente applicato. E siccome sappiamo che, invece, tenderemo a non essere disciplinati, e questo ci è ben noto, dobbiamo predisporre tutti i presidi che rendano meno probabile la nostra reazione emotiva.
Conoscere se stessi e i propri limiti
Un punto necessario è conoscere se stessi e i propri limiti.
Il nostro capitale è come un nostro figlio. Vogliamo che cresca, che cresca sano e forte, e lo vogliamo proteggere.
Bene, sta crescendo. Ma quante minacce, come siamo contenti quando rimane a casa con noi, sotto il nostro sguardo!
Rischio e rendimento sono connessi, lo sappiamo. Per guadagnare occorre rischiare. Nessuna regola magica, nessuna sofisticata tecnica di gestione, nessun prodotto miracoloso spezzerà questo legame: rendimento e rischio; rischio e rendimento.
Per arrivare prima occorre andare più veloci, certo. Ma al momento del sorpasso, di fronte alla brusca frenata o alla leggera sbandata ci accorgiamo che andiamo “troppo” veloci.
E allora ci possono essere utili i limiti di velocità, gli avvisi acustici e le spie luminose impostati prima di iniziare il viaggio. E se abbiamo molta fretta, troppa fretta, sappiamo che tendiamo ad assumere rischi eccessivi.
Meglio partire mezz’ora prima.
L’equilibrio tra rischio e rendimento è molto difficile da percepire in concreto. L’intuizione non basta. In certi momenti prevarrà la ricerca di un guadagno elevato, in altri momenti, la paura di perdere. Il segreto è invece quello di trovare e mantenere sempre un equilibrio tra le due componenti.
Non perdere l’equilibrio nella gestione del proprio portafoglio è una priorità.
Pianificare, pianificare, pianificare
Un altro punto necessario è definire bene il nostro obiettivo di investimento.
Sembra banale, ma non lo è affatto.
Per combattere la nostra emotività e superare i nostri limiti cognitivi abbiamo un’arma potente: LA PIANIFICAZIONE. La pianificazione finanziaria ci deve guidare.
Se abbiamo 100.000 euro sul conto giustamente qualcuno ci dirà che non conviene mantenerli perché il rendimento è zero. E ci faremo la domanda sbagliata: è il “momento” di investire in qualcosa? O è meglio “aspettare”? Se aspettiamo, dopo qualche mese, magari abbiamo 120.000 euro sul conto e il problema, invece di essere più semplice, diviene più complesso.
Non ci troveremo mai ad avere 100.000 euro sul conto se al nostro fianco abbiamo un consulente finanziario. Egli sicuramente avrà realizzato un piano finanziario fatto apposta per noi e per le nostre esigenze.
È necessario quindi farci aiutare.
Occorre un occhio esterno che facendoci domande, facendoci parlare, riesca a cogliere gli aspetti essenziali del nostro modo di scegliere in condizioni di incertezza.
Se anche tu hai capito il valore aggiunto nel rivolgerti a un professionista per sviluppare un efficiente piano finanziario in linea con i tuoi bisogni non esitare a contattarmi. Sarò pronto ad essere al tuo fianco per costruire insieme il miglior percorso per i tuoi investimenti.
Autore del blog e consulente finanziario.
Fonte notizia
www.4passinellafinanza.it educazione-finanziaria come-investire finanza investimenti-hai-metodo-e-disciplina-2