Il libro analizza le figure delle 42 donne che hanno affiancato l'uomo più potente del mondo (il presidente USA) a volte diventandone l’ombra, talora mettendo a tacere vizi, scandali, infedeltà, infamità e comportamenti 'scomodi' del noto coniuge. Altre volte sono diventate esse stesse protagoniste, esempi di classe e cultura, modelli al femminile di varie epoche. 42 ritratti e aneddoti di donne che hanno influenzato la politica ma anche lo stile e il pensiero della nazione più potente del mondo. Il libro propone 42 ritratti in stile bio-critico, giornalistico-narrativo con un box biografico per ogni First lady. Un’analisi divulgativa attraverso vicende di donne pericolose ed eroine senza scrupoli che abbraccia quattro secoli.
Ritratti di anziane signore col viso incorniciato da trine. Scoloriti dagherrotipi in bianco e nero, istantanee di un passato remoto anche per i libri di storia. Il libro è una lunga galleria delle First Ladies americane. Martha Washington, in disaccordo con la decisione del marito di accettare la presidenza (non fu presente al giuramento) e poi Abigail Adams, la prima ad abitare alla Casa Bianca; senza dimenticare Dolley Payne Todd, moglie del presidente James Madison: per lei, nel 1849, nacque ufficialmente la locuzione di First Lady. Visi e volti spesso dimenticati, fino alle più famose Prime Signore del ventesimo e ventunesimo secolo. Le ultime due, totalmente agli antipodi: Michelle Robinson Obama, brillante avvocato di Chicago che si innamora del suo intelligente stagista Barack e impone un esempio di donna sicura di sé, del suo fisico così poco longilineo ma forte e sano, i colori squillanti nel suo guardaroba, le campagne contro il junk food e l’obesità infantile. Di contro, Melania Knauss, ex modella slovena sposata Trump. Silenziosa, gli occhi stretti, sorriso gelido. Scrive Annapaola Ricci nella introduzione «La First Lady of the United States, abbreviata in Flotus, da tempo ha i suoi uffici alla Casa Bianca, un suo staff, un'immagine da curare e campagne d'opinione a cui legarsi per non essere sempre e solo un'ombra del Presidente».
Dario Salvatori (Roma, 25 novembre 1951) è un giornalista, critico musicale, insegnante, conduttore radiofonico e scrittore italiano, oltreché responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai.
(in libreria con Oltre edizioni)