Chi sono i nuovi padri della generazione 5.0? Che cosa sperano? Come interpretano il loro ruolo? C’è davvero una frattura tra le generazioni precedenti e quest’ultima? Siamo forse alla fine di uno status? Si sta veramente prefigurando un nuovo ruolo? Questo libro affronta un tema cardine della società mettendo in evidenza come la paternità sia sintomo manifesto del profondo cambiamento della contemporaneità. Le riflessioni pluridisciplinari che compongono il testo affrontano il tema offrendo risposte e aprendo nuovi interrogativi.
Da più parti si colgono i segni di un cambiamento radicale della paternità, come se il nuovo essere paterno possa interpretare l’esito di un processo culturale della società nel suo complesso, sintetizzato in un atteggiamento interlocutorio che pone domande precise: una contaminazione di ruoli che si esprime anche con la contaminazione dei generi? La fine di una tradizione che dall’autorità non ha raggiunto l’autorevolezza? Che i nuovi padri stiano mutandosi in madri? O piuttosto in figli per essere compagni di gioco e complici dei loro bambini? Chi osserva la nuova generazione genitoriale evidenzia come questa abbia prevalentemente interrotto di trasmettere a quella successiva ciò che proveniva dal proprio passato: quell’insieme di saperi e di riferimenti dell’esperienza umana che costituiva la propria eredità.
Marina D'Amato è professore ordinario di Sociologia (Università Roma Tre; Università Telematica San Raffaele). Insegna anche nelle università di Parigi: Sorbona René Descartes, Nanterre, Vincennes. Coordina il comitato Recits, Fiction et Societé dell’AISLF, di cui è membro del direttivo. Già Direttore dell’Osservatorio Nazionale dell’Infanzia, membro della Commissione UNESCO per l'Integrazione Sociale e per i Beni Immateriali, responsabile Ufficio Minori della Presidenza del Consiglio (1993-1994), membro del Consiglio Nazionale degli Utenti e ha condotto ricerche in Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Tunisia e Moldavia sui temi dell’immaginario, della comunicazione, delle politiche culturali e dell’infanzia. Tra le pubblicazioni più recenti: Utopia. 500 anni dopo (2019); Ragioni e Sentimenti (2016); Ci siamo persi i bambini (2014); La mafia allo specchio (2013); Musei e identità sociale (2012); Finzioni e mondi possibili (2012); Immaginario e satanismo (2009); Telantasie