Il 6 novembre, l’Aula Magna Mario Arcelli dell’Università Luiss Guido Carli di Roma ha fatto da cornice all’edizione annuale del Forum sulla Filiera delle Telecomunicazioni in Italia, organizzato da Assotelecomunicazioni-Asstel e dalle Organizzazioni Sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil. Sotto il titolo “Connessi per l’Italia: Persone, infrastrutture e servizi per il futuro del Paese”, l’evento ha posto al centro della discussione il futuro del settore delle telecomunicazioni, con un focus particolare su infrastrutture e competitività. Tra gli ospiti del Forum, l’AD e DG di TIM Pietro Labriola.
Pietro Labriola al Forum TLC 2024
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM Pietro Labriola ha offerto una visione chiara e decisa della situazione attuale e delle sfide che caratterizzano il comparto in Italia. Il Forum, patrocinato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ha confermato come il settore stia attraversando una fase critica, con dinamiche di mercato che non garantiscono più un ritorno adeguato sugli investimenti necessari per le infrastrutture. Il settore delle telecomunicazioni, pur essendo fondamentale per la competitività del Paese, sta soffrendo a causa della pressione sui ricavi e dall’obbligo di reinvestire interamente i margini generati nelle infrastrutture. Le reti su cui transitano i servizi digitali degli Over-the-Top (OTT) generano miliardi di valore, senza però contribuire alla remunerazione degli operatori che costruiscono e mantengono le infrastrutture.
Le dichiarazioni di Pietro Labriola
“Il settore delle telecomunicazioni non riesce più a ripartire – ha dichiarato Pietro Labriola durante il suo intervento – Senza reti di telecomunicazioni, la digitalizzazione non esiste”. A margine del Forum TLC 2024, l’AD ha inoltre confermato la necessità di un’adeguata remunerazione dei capitali affinché gli operatori possano portare avanti gli investimenti. “Non chiediamo nulla di più. Per una serie di motivi e scelte di politiche industriali del passato la nostra Industry è stata spremuta come un limone”, ha aggiunto. Secondo il manager, è necessario restituire solidità economico-finanziaria al settore delle telecomunicazioni, così da permettere investimenti adeguati e indispensabili per ripristinare la competitività.