A margine dell’Italian Tech Week di Torino, l’Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato della rivoluzione che potrebbe investire il settore tlc e del rapporto del Gruppo con le start up, alla luce anche dell’annuncio dell’alleanza con Alaian.
Pietro Labriola: “Siamo all’alba di una possibile rivoluzione”
Il settore delle tlc in Italia sembra essere “all’alba di una possibile rivoluzione”. È quanto riferito dall’Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola in un’intervista rilasciata a “Repubblica”. Secondo il manager bisogna infatti “essere ottimisti” perché “dopo tanti anni si parla della necessità di rivedere le politiche industriali e la regolamentazione in Europa e, conseguentemente, in Italia”. Se in Paesi come Stati Uniti, Brasile, Cina e India sono presenti fino a quattro operatori, in Europa il numero è significativamente maggiore. Inoltre, vivendo ormai in un mondo digitale, è necessario comprendere l’importanza delle reti di telecomunicazione. “Le reti di telecomunicazione non si costruiscono da sole”, ha evidenziato Pietro Labriola. Poi ha aggiunto: “Bisogna permettere agli operatori di telecomunicazioni di avere l’adeguato ritorno sull’investimento per poter tornare a investire. Le reti in fibra e le reti 5G sono fondamentali. È chiaro che noi dobbiamo fare il nostro lavoro come aziende e avere le corrette attività di marketing per spiegare cosa si può fare con tutta la componente digitale”.
Pietro Labriola: l’alleanza con Alaian e il rapporto di TIM con le start up
Dal palco dell’Italian Tech Week di Torino, l’AD Pietro Labriola ha annunciato l’ingresso di TIM in Alaian, per un’alleanza dedicata all’open innovation. “Il nostro accordo con Alaian è l’esportazione di un modello che abbiamo incominciato a gestire negli ultimi due o tre anni – ha spiegato il manager – L’innovazione molto spesso in aziende come la nostra non c’è più. Essa arriva o dai grandi fornitori oppure dalle piccole start up”. Come TIM, il Gruppo rappresenta un importante acceleratore per la crescita di queste ultime. “Abbiamo cominciato un po’ di tempo fa a selezionare alcune start up e mettere a disposizione le nostre infrastrutture per permettergli l’accelerazione e la crescita”, ha dichiarato l’AD. “Mettendo a disposizione la nostra capacità di vendere, la nostra capacità di fatturare, il nostro brand e i nostri clienti, siamo un grandissimo acceleratore. Scegliamo le start up sulle quali riteniamo ci sia opportunità di crescita e mettiamo le nostre strutture a disposizione per la crescita. Lo abbiamo fatto negli ultimi due anni in Italia. Ora, attraverso questa alleanza, esportiamo il modello anche all’estero, dando la possibilità alle start up di avere come mercato di riferimento non solo l’Italia ma anche gli altri Paesi dove ci sono i nostri partner”, ha concluso Pietro Labriola.