Rimini, 2 novembre 2023 – Il campione è piccolo e certo non rappresentativo dell’intero universo degli studenti degli studenti dei licei riminese. Ma dall'analisi delle risposte date al questionario di educazione finanziaria dei commercialisti di Skema Investment, sottoposto a 16 tra ragazze e ragazzi della III dell’indirizzo di Scienze Umane del Maestre Pie, può essere comunque indicativo di una realtà più generale. Gli under 17 non sanno bene cosa sono le agenzie di rating e come funzionano. Ma il bicchiere delle competenze sulla finanza è comunque “mezzo pieno”. Il 19%, correttamente, identifica il rating sulle obbligazioni come un giudizio sulla solvibilità dell'emittente e soprattutto il 62%, 10 su 16, è consapevole che un peggioramento del rating sui titoli di Stato italiani, costringe il Paese l'Italia a pagare interessi più alti sui propri buoni del tesoro.
Sono le risposte più interessanti, legate alla strettissima attualità, date dagli studenti al questionario (quindici domande) presentato dai commercialisti di Skema Investment, durante l’intervento di educazione finanziaria svoltosi la scorsa settimana al liceo riminese. L’appuntamento si è svolto all’interno del programma del mese nazionale dell’Educazione Finanziaria (Edufin 2023).
“Con i nostri questionari cerchiamo di capire la conoscenza del mondo di finanza e risparmio da parte dei giovani. Valutare come comprendano il significato dei suoi termini e inseriamo sempre domande legate ai temi finanziari del momento. Lo abbiamo fatto in passato con spread e cyber valute, lo abbiamo fatto quest’anno con rating – spiega l’esperto in finanza di Skema Investment e tutor economia UNIBO, Claudio Botteghi – Nel caso del nostro intervento al Maestre Pie si è trattato di ragazze e ragazze non oltre i 17 anni, la fascia più grande attorno ai 18 anni ha sempre conoscenza maggiore di questi temi, ma nonostante questo è significativo constatare che sugli effetti di un rating negativo sui nostri titoli di Stato, si creano effetti negativi per la finanza italiana”.
“È certamente il dato più significativo merso dall’analisi dei questionari, ogni domanda consente di scegliere tra 4 risposte chiuse e su differenze tra azioni, obbligazioni, valore dei marcati finanziari, è stato rilevato una già discreta conoscenza di base su risparmio e finanza. Soprattutto, se confrontata con la loro giovanissima età. Un ringraziamento per la disponibilità va alla scuola e in particolare alla docente curriculare di diritto e finanza Michela Mazza”, conclude Claudio Botteghi”.
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www.skema.it