“Bisogna impedire che le imprese falliscano perché con esse, si perde spesso Capitale Umano” (Mario Draghi)
La valorizzazione di tale patrimonio, inserita nell’attivo di bilancio, permette di comunicare il proprio potenziale, di accrescere il capitale netto, di migliorare il rating bancario e abbassare il profilo di rischio. Il patrimonio aziendale conferisce competitività, referenzialità, identità e differenziazione sui mercati.
Durante il suo intervento, il nuovo Presidente del Consiglio per tre volte è ricorso all’utilizzo del termine “ Capitale Umano “, ma è stato solamente nel corso del passaggio, riportato in grande poco sopra, che l’espressione ha potuto dispiegare tutte le sue potenzialità, perché accostato ad imprese ed economia.
La domanda che si era soliti porsi prima era: “che cosa farebbe la differenza per raggiungere migliori profitti, stabilità economica, ricchezza, maggiore produttività?”. Nella realtà economica globalizzata di oggi, la domanda cambia e diventa: “chi farebbe la differenza…? Con quali competenze? Quali caratteristiche personali, intellettive e intellettuali?”.
Dunque, l’uomo non viene più visto solo come un mezzo per raggiungere un fine, ma come persona pensante propositiva e unica per il suo valore.
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