L’AD di Eni Claudio Descalzi commenta i risultati dei primi nove mesi 2024: “Siamo andati controcorrente e abbiamo seguito strade non tradizionali con il modello satellitare e i dati hanno confermato la positività dell’approccio”.
Claudio Descalzi: Eni chiude i risultati dei primi nove mesi battendo le stime degli analisti
“Trimestre molto positivo, i dati confermano la bontà del nostro approccio”: lo sottolinea l’AD Claudio Descalzi a “Il Sole 24 Ore” commentando i risultati del terzo trimestre 2024. Eni nei primi nove mesi dell’anno ha registrato numeri superiori alle stime degli analisti grazie alla lungimirante gestione del portafoglio, sostenuta soprattutto dal successo del modello satellitare e del dual exploration model, e alla rigorosa disciplina finanziaria. E, come si legge nell’articolo pubblicato lo scorso 26 ottobre, beneficiando “di una notevole flessibilità che ha portato il Gruppo a slegarsi da un rapporto lineare con gli indicatori principali dell’industria, a partire dal prezzo del petrolio, distribuendo il business lungo tutta la catena del valore e diluendo l’impatto di uno scenario debole”. Nonostante l’indebolimento del prezzo del petrolio, il rafforzamento dell’euro e la flessione dei margini di raffinazione e dei prodotti chimici, Eni alla fine dei nove mesi continua a registrare risultati solidi: “Siamo andati controcorrente e abbiamo seguito strade non tradizionali con il modello satellitare e i dati hanno confermato la positività dell’approccio”. Non a caso l’AD Claudio Descalzi ha parlato di “performance di cassa e di redditività eccellenti” e ha evidenziato i continui progressi nella strategia di crescita e nel miglioramento del portafoglio. Nel corso dei nove mesi sono state conseguite importanti milestone di progetto che alimenteranno la crescita futura.
Claudio Descalzi: Eni nel terzo trimestre 2024, le considerazioni dell’AD
“I progressi strategici attraverso il nostro portafoglio sono evidenti”, ha commentato Claudio Descalzi in occasione dell’uscita dei risultati del triemstre. “Abbiamo aumentato la produzione upstream e nel contempo stiamo investendo nella successiva fase di crescita, per esempio conseguendo l’approvazione del piano di sviluppo dei nostri grandi progetti in Indonesia”: l’AD ha evidenziato come la strategia satellitare di Eni sia in continuo sviluppo e “in tale ambito, siamo lieti di confermare l’investimento da 2,9 miliardi di euro da parte del fondo KKR in Enilive, che fa seguito alla transazione analoga che ha riguardato Plenitude nella prima parte dell’anno e dimostra la nostra capacità di attrarre investimenti, confermando il valore che stiamo esprimendo”. È stata inoltre creata una nuova società satellite in ambito E&P nel Regno Unito “grazie alla combinazione con Ithaca Energy, un ulteriore passo a sostegno della crescita”. E al contempo Eni ha dato continuità al percorso intrapreso nella transizione energetica: “Nel trimestre abbiamo portato avanti i due progetti chiave di cattura/stoccaggio della CO2 di Ravenna in Italia e HyNet nel Regno Unito, mentre Plenitude continua a sviluppare la propria capacità di generazione rinnovabile e siamo al lavoro per costruire tre nuove bioraffinerie in Italia, Corea del Sud e Malesia”. Claudio Descalzi ha ribadito inoltre che “oltre ai traguardi finanziari e progettuali, siamo focalizzati sul miglioramento qualitativo del nostro portafoglio, sull’esplicitazione del valore inespresso dei business e sul mantenimento di una robusta posizione finanziaria”.