Luigi Nava, in arte Lewis Bull Nevada, è un emigrante di successo. Non americano, ma nemmeno più italiano, nato a Voghera sul finire dell’Ottocento, ha trovato fortuna dapprima a New York e poi a Los Angeles prestando il suo fisico imponente al mondo del wrestling e a quello dell’industria del cinema. Ingenuo, perso nella sua eterna rincorsa a quell’utopia che è stata, per lui, l’America, ha vissuto una vita premiata dalla sorte, ma le ha camminato accanto, toccandola appena, rimanendo in un limbo di come sarebbe stato e di mancate prese di posizione che hanno fatto di lui, anche dopo cinquant’anni vissuti da americano, un italiano emigrante, solo, desideroso d’integrazione e di una nuova nascita, ma sospeso a metà fra la nostalgia per le proprie radici e la voglia di cancellare tutto per rifarsi vergine in una nuova patria che si è sforzato di chiamare casa. Sarà riuscito, quel sogno iniziale, a rimanere intatto sino alla fine, o la disillusione l’avrà ridotto in cenere?
Maurizio Nascimbene, nato a Voghera, risiede a Torino ed è manager presso una grande industria internazionale. Autore di saggi, racconti e poesie, con Un Gran Bel Paese segna il suo esordio nel romanzo.